Benvenuti nella nuova rubrica di YouKid: La Costituzione nello zainetto. La rubrica prende il nome dall’omonima collana Giunti che ha debuttato qualche mese fa nelle librerie. I libri della collana sono scritti da Anna Sarfatti. Il tema è proprio la Costituzione e di volta in volta, anzi, di libro in libro, l’autrice propone un articolo della nostra Costituzione spiegato, anche attraverso degli esempi, ai più piccoli. La cosa mi ha subito colpito e interessato e mi sono domandata come si potevano sottoporre temi così importanti a dei bambini, in quale chiave si potevano toccare certi argomenti. Mi è bastato leggere il primo volumetto e tutto mi è stato subito chiaro: la chiave è la semplicità. Del resto, la fiorentina Sarfatti è una che sa il fatto suo, ha insegnato per molti anni alla scuola primaria e dell’infanzia e, negli ultimi tempi, ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla scrittura e all’incontro coi bambini, tanto che è facile incontrarla nelle scuole e sentirla parlare di diritti e doveri. Ah… dimenticavo, è anche la traduttrice italiana dei libri del Dr Seuss!
In generale, con l’ingresso a scuola, i bambini cominciano a avvertire la differenza tra diritto e dovere, ma cosa c’entra tutto questo con la Costituzione, anzi, per dirla con le parole di mio figlio: “Perché hanno dovuto mettere per iscritto questi diritti e doveri?”. Già, come si spiega a un bambino, al quale tutto sembra così naturale e ovvio? Se è ovvio che io devo rispettare gli altri, le loro differenze, le loro idee, che bisogno c’era di metterle nero su bianco? Per non fare un discorso in avvocatese sul diritto costituzionale ho dovuto dire che la gente è distratta, a volte dimentica le cose più ovvie, quindi, qualcuno, anni fa, ha deciso di creare un codice che contenesse le regole fondamentali per poter vivere tutti insieme nel rispetto e nella libertà.
Ma le domande difficili non sono finite: “Se sono libero, perché “devo” fare delle cose?”… Ah questi furbetti! Bisogna farle perché attraverso i doveri ci si guadagna i diritti. Insomma, per fortuna ci è venuta in soccorso la Sarfatti e quest’oggi iniziamo con il libro Diversi in versi che prende spunto dall’articolo 3 della Costituzione:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Mi fermo al primo comma e passo subito a parlarvi della storia, scritta in rime, del buffo paese di Soffio, in cui ogni famiglia è diversa dall’altra e ogni cittadino diverso dal vicino. Chiusi nelle loro case, divisi per mestiere o rango sociale, gli adulti di questo paese non si rivolgono mai la parola e i bimbi se ne chiedono il motivo. È più bello star tutti insieme, sorridersi e parlarsi piuttosto che girarsi dall’altra parte e evitarsi. Così, i piccini mettono su un piano che possa porre fine a tutta quella indifferenza. Ci riusciranno? Illustrato da Maria Sole Macchia, il libro mette in scena una storia tra tribù di principesse, pirati, maghi, gnomi e perfino sultani, che sì, sono tutti diversi, ma grazie ai loro bambini impareranno che non si può fare a meno di nessuno.
Alla prossima storia… e al prossimo articolo!