Mila Pavićević, La bambina di ghiaccio e altre fiabe, illustrazioni di Daniela Iride Murgia, Camelozampa
Sfogliando queste pagine, il sapore che risalta è quello delle fiabe antiche. Storie di un tempo indefinito (ma, per lo più, “tanto tempo fa”), di luoghi che sono allo stesso tempo reali e magici, indefiniti come il tempo che li avvolge e abitati da nani, elfi, clown, re e fate…
La bambina di ghiaccio e altre fiabe è una raccolta di tredici fiabe che arriva dalla Croazia. L’autrice, Mila Pavićević, ha vinto con questo volume il Premio dell’Unione Europea per la letteratura nel 2009 e le sue storie trovano ora, grazie a Camelozampa, una bella veste editoriale grazie all’incontro con le illustrazioni di Daniela Iride Murgia.
Attraverso le storie di Mila Pavićević entriamo in punta di piedi in un mondo incantato, dove non sempre il fine è propriamente lieto (d’altronde è sempre bene non dimenticare la crudeltà – a braccetto con la bellezza – di molte fiabe classiche) e la nostalgia caratterizza luoghi e personaggi: l’esistenza della bambina di ghiaccio, colpita e rotta in mille cocci, si perde nella memoria della gente che ne osserva la casa di neve in cima a una collina, il clown senza nome riposa dai suoi scherzi nel Paese della Luna, Oscura, a causa della tristezza per la fine delle sue sorelle, sparisce e si trasferisce in cielo, dando vita alla notte… Nelle tredici fiabe si susseguono scenari surreali, con testi brevi e poetici, dove può esserci una morale, ma non necessariamente. Ciò che sempre risuona è la pacata voce narrante che invita all’ascolto, a una lettura che non vuole inseguire mode ma vuole restare, così come le sue storie, senza tempo.
Tra collage e disegno
Le illustrazioni di Daniela Iride Murgia arricchiscono le fiabe con grazia ed eleganza. Del mio debole per lei ho scritto anche recentemente, per questo suo lavoro è particolarmente interessante leggere – grazie alle sue stesse parole – qualche informazione in più riguardo la tecnica utilizzata:
Possiedo un piccolo archivio di libri originali dell’Ottocento dai quali attingo gelosamente. Una volta fatta una ricerca approfondita, scansiono il dettaglio che mi interessa, lo rielaboro a mio piacimento, disegnando le parti mancanti o modificandone alcune, sempre con il disegno. Poi assemblo i vari elementi, e cerco di unirli in modo tale che il risultato sia una illustrazione/narrazione compiuta. Lavoro in modo molto simile a come lavorava il grande Max Ernst […].
Un amore di vecchia data, quello di Daniela Iride Murgia per Max Ernst, considerando il bell’albo del 2013, Max Ernst, el hombre pájaro, edito dal Fondo De Cultura Economica (dopo aver vinto il XVI Concurso de Álbum Ilustrado «A la Orilla del Viento») e ancora inedito in Italia. Di Ernst e della genesi delle immagini utilizzate per illustrare la Bambina di ghiaccio e altre fiabe potete leggere sul sito dell’editore, a cui vi rimandiamo anche per scoprire il progetto a cui il libro appartiene.
Lettori oggi, cittadini domani
La bambina di ghiaccio e altre fiabe, infatti, è l’ultimo dei dieci volumi pubblicati da Camelozampa all’interno di Lettori oggi, cittadini domani, uno dei 33 progetti vincitori di un bando indetto dalla Commissione Europea per il supporto alle traduzioni letterarie.
Pubblicando in Italia titoli stranieri ancora inediti, caratterizzati da un elevato valore letterario (tutti gli autori tradotti sono stati vincitori di importanti premi) il progetto portato avanti da Camelozampa vuole promuovere la circolazione della letteratura europea per ragazzi, puntando in particolare sulle lingue meno diffuse e, per favorire la fruibilità e la diffusione dei titoli, utilizzando, per i libri cartacei e gli e-book, un carattere ad alta leggibilità (EasyReading) e realizzando anche formati audiolibro e audio-ebook, grazie alla collaborazione con Il Narratore Audiolibri.