Oggi passiamo super volentieri la parola a Chiara Negrini, un'artista che per noi ha curato dei bellissimi chibi (guardate qui!), ma che nella vita scrive e scrive bene. Tra i suoi ultimi racconti ce n'è uno scritto in lingua dialettale pubblicato da Edizioni Domino che fa scompisciare dal ridere. Ve lo proponiamo perché può essere un ottimo modo per disintossicarsi dai tanti vampiri un po' poco originali che girano sui media in questi ultimi anni. Se non parlate il mantovano stretto non preoccupatevi: c'è la traduzione a fronte!
In realtà però ve lo proponiamo anche più caldamente perché il raccondo di Pedar al vampir d'la Basa è ora disponibile in ebook: se scegliete questo formato, proposto a prezzo modicissimo, devolverete i soldini alle popolazione dell'Emilia Romagna colpite dal violento sisma della scorsa primavera.
Che state aspettando?
Ciao ragazzi. Vi ricordate di quei vecchi film in bianco e nero che parlavano di Peppone e di Don Camillo? Il primo era il sindaco di una cittadina della Bassa reggiana, il secondo era il sacerdote della stessa cittadina. Se ne facevano di tutti i colori, ma in fondo erano amici.
Ecco, immaginatevi un paesino simile, ma più piccolo, nella Bassa campagna mantovana. E immaginate che invece di un sindaco e un parroco, i protagonisti siano Vampiri. Che paura, direte voi.
Paura? C’è da ridere invece, perché la ricetta è questa qua: prendete i Vampiri che qua fanno i contadini; aggiungete che il problema principale è che lavorare nella melonaia in agosto diventa un po’ “scottante”. Mescolate il tutto con una dose generosa di popolazione indigena che risolve i problemi a sberle come Bud Spencer e un pizzico Vampiri che per nutrirsi sono costretti alle incursioni notturne nei pollai. Ecco qua: “Pedar al Vampir d’la Basa”!
Qualche mese fa Pedar in persona mi ha detto che avrebbe voluto fare qualcosa per aiutare le vittime del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna la scorsa primavera. E così, seduti al tavolo del bar dell’ACLI di Sabbioni che ora lui gestisce, tra un bicchiere di lambrusco e una fetta di cotechino, pensa e ripensa, abbiamo valutato un sacco di idee: un’asta di rotoballe, no. Gara di tiro al Vampiro, no. Un briscolone collettivo, no.
E alla fine è saltata fuori l’idea: un ebook!
E Pedar è stato davvero molto contento di questa iniziativa: questo ebook costa come un caffè (per carità, non chiedeteglielo MAI macchiato o freddo o shekerato…) e aiuterà chi ha davvero bisogno di aiuto.
Che ne dite, vi andrebbe di fare la conoscenza di Pedar? Ecco qua: questo link vi porterà direttamente nel suo mondo!
Chiara Negrini