Questo è un libro che vi farà spalancare gli occhi per la sorpresa non appena lo avrete fra le mani: Brian Selznick (autore anche de La straordinaria invenzione di Hugo Cabret) è, infatti, oltre che scrittore anche un bravissimo illustratore e ha dato vita con Il tesoro dei Marvel a un’avventura incredibile, piena di mistero, dolcezza, paura che vi farà rimanere col fiato sospeso, gli occhi sognanti e le lacrime in gola.
Titolo: Il tesoro dei Marvel
Autore: Brian Selznick
Editore: Mondadori
Pagine: 667
Prezzo: 22 €
Trama: Londra, 1766. Billy Marvel, unico sopravvissuto al terribile naufragio della baleniera Kraken, viene adottato da una compagnia di attori. Da quel momento la sua casa diventa il Royal Theatre e ha inizio la gloriosa dinastia dei Marvel, una famiglia di artisti che, tra genio e follia, segneranno per sempre il destino del teatro. Londra, 1990. Joseph Jervis fugge di casa per andare alla ricerca del misterioso zio Albert, che da anni vive rinchiuso nella sua polverosa dimora. Il tempo sembra essersi fermato in quelle stanze, proprio come l’orologio che Joseph porta al polso, e il passato è protetto come una reliquia. Eppure, tra gli antichi cimeli e le presenze silenziose che animano la casa, è intessuta una storia viva e vibrante, spettacolare come il teatro e avventurosa come un viaggio, che attraversa cinque generazioni di attori e racchiude un tesoro prezioso: il tesoro dei Marvel.
La recensione
La storia è incredibile a cominciare dal suo formato: la prima parte (metà) è raccontata tramite una serie di immagini a matita, in bianco e nero, dettagliatissime che, come le inquadrature di un film, raccontano la storia della nascita della famiglia Marvel, una famiglia di attori, alcuni famosissimi, altri folli, altri problematici, che ha segnato un’epoca. Si parte dalla metà del 1700: attraverso i bellissimi disegni entriamo in un mondo fantastico e magico, quello del teatro, che ha origine con la tragedia di un naufragio, quello della nave Kraken, da cui si salva solo un ragazzino con il suo cane, un ragazzino di nome Billy Marvel che poi sarà il capostipite della famosa famiglia. Billy fonderà il Royal Theatre di Londra e darà vita alla famiglia di attori più famosa dell’epoca. Ma la storia dei Marvel s’interrompe bruscamente: non ci sono più illustrazioni che mostrino che ne è stato di loro, ed ecco che arriviamo alla parte “scritta”, che inizia nel 1990. Joseph Jervis è il protagonista della seconda parte della storia: è un ragazzino problematico, i cui genitori sono sempre troppo indaffarati per occuparsi seriamente di lui. Joseph vive fra realtà e fantasia e scappa di casa diretto verso Londra, a casa dello zio Albert, il fratello della mamma, che vive in una dimora stranissima e affascinante: si tratta di una casa storica in cui il tempo sembra essersi fermato. La casa dello zio Albert, però, ha anche qualcosa di sinistro: Joseph sa che non sono soli, anche se lo zio continua ad affermare il contrario. Non è pazzo: ha sentito i passi al piano di sopra, le risate in corridoio e il cinguettio di un uccellino, nonostante la gabbia sia vuota. La casa dello zio Albert e lo zio Albert stesso nascondono moltissimi segreti, segreti che, a quanto pare sono collegati proprio ai Marvel: Joseph dovrà fare ricordo a tutta la sua intelligenza e al suo coraggio per scoprire il tesoro dei Marvel!
Un libro bellissimo, pieno di sentimenti e della magia tipica delle storie, quasi un inno alla fantasia e al potere incredibile che esercita sugli uomini: è una storia che parla di sogni, speranze ma soprattutto della necessità, per tutti, di collezionare ricordi, di non lasciare che il tempo porti via le nostre origini.