Lorenzo Monaco, Matteo Pompili, Il giro del mondo in 80 esperimenti, Editoriale Scienza
Più di un secolo fa, Jules Verne scrisse la storia di due uomini, Phileas Fogg e il poliziotto Fix, protagonisti di un viaggio fantastico, avventuroso e indimenticabile: il giro del mondo in 80 giorni. Cento anni dopo, i loro tris-nipoti, i gemelli Fogg e il giovane Fix, accompagnati dal cane Paspartù, decidono di avventurarsi nello stesso viaggio, ma senza la fretta indiavolata dei loro antenati: i ragazzi e il cane compiranno lo stesso itinerario ma arricchito dalla voglia di esplorare, osservare e sperimentare ciò che li circonda.
Inizia così Il giro del mondo in 80 esperimenti di Lorenzo Monaco e Matteo Pompili, gli autori del testo, con le illustrazioni di Stefano Tambellini, edito Editoriale Scienza.
A unirsi all’avventura sono invitati tutti i giovani lettori, dagli 8 anni: assieme ai protagonisti di questa storia seguiranno il percorso che da Londra li guiderà attraverso le bellezze e i misteri di Italia, Francia, passando per l’Egitto, il Corno d’Africa, l’India, le cime dell’Himalaya, la Malesia, la Cina, il Giappone, gli Stati Uniti, per poi dirigersi nuovamente verso la Gran Bretagna. Ogni tappa è arricchita di notizie e illustrazioni che mostrano le informazioni essenziali del luogo ma non solo: ispirato dai posti visitati, il piccolo lettore potrà fare esperimenti seguendo le indicazioni riportate nei box dedicati.
Un esempio? A Londra si parla di Big Ben, quindi di tempo… allora perché non provare a costruire un pendolo, procurandosi una corda, un gancio e tutto ciò che serve?
Visitando la Cina, non si può non tentare di costruire un drago, realizzare il proprio pittogramma o una bussola… e a Chicago? La parola d’ordine è: grattacieli a molle! Cosa sono? Beh, dovrete intraprendere questo viaggio per scoprirlo.
Ogni esperimento è spiegato con cura, le gocce di sudore indicano la difficoltà di realizzazione: gli esperimenti sono, ovviamente 80, sparsi per tutto il globo. I piccoli lettori saranno invogliati a fare un lungo viaggio e a capire meglio la realtà che li circonda, osservando e sperimentando, perché non c’è niente di meglio per comprendere qualcosa che farlo in maniera pratica, mettendo in moto la testa e le mani.