Peter Brown, Il giardino curioso, Giralangolo
Il giardino curioso, scritto da Peter Brown e pubblicato da Giralangolo, è un libro perfetto per acclimatarsi alla fine delle vacanze. Parla di natura, ma soprattutto di città, parla di un’attività a cui dedicarsi almeno cinque minuti al giorno per non lasciare scappare via quella rilassata meraviglia che le vacanze donano sempre agli occhi e ai cuori dei piccini.
Questa attività è il giardinaggio e il giardinaggio in questo libro sgorga spontaneo dalle manine e dalla buona volontà di Liam, un bimbo che vive in una metropoli grigia, ma che non per questo si rassegna a una vita al chiuso. Le vicende raccontate si ispirano alla parabola della ex ferrovia newyorkese High Line, i cui binari sopraelevati sono stato dismessi nel 1980. Da allora la High Line è diventata un polmone verde della grande mela.
E insomma sarebbe stato proprio Liam colui che, assecondando la crescita serena delle prime erbe spontanee, avrebbe permesso che la magia trovasse il suo modo di districarsi e trionfare sotto gli occhi di una popolazione per una volta complice e artefice di una cosa così bella.
Questa attività è il giardinaggio e il giardinaggio in questo libro sgorga spontaneo dalle manine e dalla buona volontà di Liam, un bimbo che vive in una metropoli grigia, ma che non per questo si rassegna a una vita al chiuso. Le vicende raccontate si ispirano alla parabola della ex ferrovia newyorkese High Line, i cui binari sopraelevati sono stato dismessi nel 1980. Da allora la High Line è diventata un polmone verde della grande mela.
E insomma sarebbe stato proprio Liam colui che, assecondando la crescita serena delle prime erbe spontanee, avrebbe permesso che la magia trovasse il suo modo di districarsi e trionfare sotto gli occhi di una popolazione per una volta complice e artefice di una cosa così bella.
Tutto il bello che c’è nel libro… e nel mondo
Ho apprezzato tantissimo la positività di questo albo illustrato! Forse sarò noiosa, ma rimango deliziata quando in una narrazione non devo preoccuparmi che accada qualcosa di brutto. La storia diventa così un percorso rilassato, ad ampio respiro, che lascia appunto l’ossigeno per far ispirare e cogliere tutto il bello che c’è nel libro… e nel mondo, perché c’è, non dimentichiamolo.
L’esempio che questo libro propone ai più piccoli è quello di un protagonista determinato e dolce allo stesso tempo, in competizione con nessuno, che prende la realtà intorno a lui come un parco giochi e ne sa assecondare le caratteristiche e aspettarne i tempi.
Le illustrazioni sono a piena pagina e incarnano alla perfezione lo spirito di integrazione che pervade il libro: la natura che gradualmente si insinua nella città, l’esperienza e la tecnica che giorno dopo giorno pervadono i gesti del piccolo protagonista, il crescere lento degli appassionati alla stessa causa, senza l’ombra di un conflitto, lo spazio (e la possibilità di crearne di nuovo) c’è davvero per tutti!
Le illustrazioni sono a piena pagina e incarnano alla perfezione lo spirito di integrazione che pervade il libro: la natura che gradualmente si insinua nella città, l’esperienza e la tecnica che giorno dopo giorno pervadono i gesti del piccolo protagonista, il crescere lento degli appassionati alla stessa causa, senza l’ombra di un conflitto, lo spazio (e la possibilità di crearne di nuovo) c’è davvero per tutti!
Bella la storia quasi vera e bello il messaggio che passa: lettura consigliata, anche non da leggere tutta di un fiato ma da girarsi e rigirarsi tra le mani, per guastarne ogni particolare, proprio come si farebbe con un fiore.