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“Hyperversum Next” di Cecilia Randall

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Nel 2006, per Giunti Editore, usciva un libro fantasy, scritto da un’autrice italiana di rara abilità nel destreggiarsi tra tecnologia di realtà virtuale, fantastico e storia medievale. Il libro in questione è Hyperversum, nato, come spiegato dall’autrice stessa, come romanzo autoconclusivo e divenuto poi una trilogia di grande successo.

A inizio 2016, in quello considerato dalla stampa specializzata l’anno della Realtà Virtuale, esce Hyperversum Next, e personalmente non potevo essere più emozionata all’idea di rituffarmi tra giostre cavalleresche e azione da videogame.

Next è ambientato vent’anni dopo Hyperversum ma non è necessario, per chi voglia leggerlo, recuperare la trilogia – anche se sono certa non resisterete a farlo.

Il romanzo si apre con le disavventure scolastiche e familiari di una adolescente come tante, Alexandra Freeland, che si ritrova confinata a casa a studiare l’odiatissima fisica, mentre tutti i suoi amici e il ragazzo che le piace se la spasseranno ad una festa. Alex è infuriata e, una volta rimasta sola in casa, decide di farla pagare al padre con una serie di dispetti innocenti fino a quando non scopre un antico tomo miniato in cui è custodito uno username e una password. La ragazza non ci mette molto a fare uno più uno e capisce che quelle potrebbero essere le chiavi per entrare nel computer del padre ed accedere a Hyperversum, gioco famosissimo arrivato alla quindicesima versione, Next, per l’appunto, un gioco di ruolo con supporto di Realtà Virtuale.

Ma come successe vent’anni prima con suo padre e i suoi amici, Alex, si ritrova catapultata nel mondo medievale impostato ad inizio partita, la realtà virtuale cessa di essere virtuale ed inizia l’avventura.

Come già spiegato Next è, sì, un “seguito” di Hyperversum e vi sono tutti i personaggi incontrati nella saga originale, ma non è necessario assolutamente averla letta, perché è popolata da una nuova generazione, nuovi personaggi, adolescenti alle prese ognuno con i problemi della propria età e beh, epoca.

Cecilia Randall, ancora una volta, coinvolge, rapisce, catapulta (senza aver bisogno di occhiali o guanti 3D come nel caso di Alex) il lettore e lo fa affezionare ai personaggi in maniera incondizionata.

Next è azione e mistero, le battaglie sono emozionanti, dinamiche, quasi cinematografiche e tengono il lettore con il fiato sospeso in un modo totalmente immersivo.

Ma non solo, in questo che oserei chiamare una sorta di reboot, la crescita emozionale dei personaggi, nel pieno dell’adolescenza, è pura emozione e, letto da occhi un po’ più adulti, decisamente tenera ed equilibrata.

In sostanza, Hyperversum Next è consigliato a tutti i ragazzi amanti d’avventura e amori cavallereschi, di videogiochi come Assassin’s Creed – nelle scene iniziali mi sembrava quasi di vedere i celebri assassini scalare le mura dei palazzi – e dei bei romanzi d’azione.

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