Questo fine settimana andiamo a Venasca. Dove? In provincia di Cuneo, in Piemonte, un piccolo comune di 1500 abitanti. A far che? A suonare… No, forse è un po’ riduttivo, andiamo lassù per scoprire come nascono i suoni, per capire come funziona la voce, per ascoltare la musica di vari paesi del mondo.
E dove accade tutto questo? Ne La fabbrica dei suoni di Venasca, in via Marconi 15. E’ un parco, il primo parco tematico italiano dedicato interamente al suono e alla musica, dove non è necessario saper suonare e cantare, ma si suona e si canta. Come? Beh, grazie a strumenti giganti, in cui si può persino entrar dentro, grazie a un juke-box che disegna e colora la nostra voce, grazie alle altalene che vanno su e giù immerse in un bosco dove sono riprodotti i suoni della natura. Eppoi grazie ai laboratori per improvvisarsi musicista o liutaio.
All’inizio del percorso, come introduzione, viene proiettato un cartone animato tridimensionale i cui protagonisti sono il signor Macro e l’allievo Micro alla prese con suoni e rumori. Successivamente ci si inoltra nel mondo dei suoni e dei rumori attraverso gli strumenti musicali provenienti da tutto il mondo, giochi interattivi, e sperimentazioni tattili. I bambini imparano a riconoscere i vari suoni attraverso i parametri di velocità, altezza, intensità e timbro, imparano a individuare la vibrazione dei suoni e la propagazione dell’onda sonora nello spazio.
La musica diventa un gioco affascinante. E per chi vuole cimentarsi nell’arte di produrla o riconoscerla, La fabbrica dei suoni, oltre alla visite didattiche per le scuole, propone alcuni laboratori: di musica occitana, sulle tecniche e la lavorazione della arpe, sul doppiaggio, cioè sulle tecnologie usate in campo audio video, e infine, sul mestiere del liutaio. Quest’ultimo è assai divertente perché si conclude con la costruzione di un piccolo strumento a corda utilizzando semplici materiali.