Da grandi curiosi a piccoli giornalisti: la rubrica, che ci vede sbirciare che cosa combinano i ragazzi in un vero laboratorio di scrittura giornalistica!
Questa settimana i piccoli giornalsti della primaria Carlo Felice di Cagliari si sono cimentati con due eventi cittadini di un certo richiamo. Caterina è andata a vedere i Giganti di Mont'e Prama, ospitati al Museo archelogico nazionale di Cagliari, le sculture nuragiche, tra cui arcieri, guerrieri e pugilatori, ricostruite con certosina cura nel Centro di restauro e conservazione dei beni culturali di Li Punti a Sassari. A 40 anni dal loro ritrovamento si possono finalmente ammirare nella loro maestosa imponenza.
Annalisa, invece, che è un'accanita lettrice, ha letto per noi il libro d'esordio di un'archeologa, in arte Dona, che in gran segreto (fino a poche settimane fa), coltivava la passione per la scrittura e i libri per bambini. Ancora più segreto è il nome dell'editore che ha pubblicato il libro, un certo signor X, che, anch'egli, esordisce nel mondo dell'editoria per l'infanzia proprio con "Galletti spericolati", il libro recensito da Annalisa.
Buona lettura!
I GIGANTI DI MONT’E PRAMA
di Caterina Cannas
Sabato 22 e domenica 23 marzo il FAI (Fondo ambiente italiano) ha organizzato, come ogni anno, la giornata di primavera.
L’evento di quest’anno è stato dedicato all’inaugurazione della mostra “Mont’e Prama 1974-2014”, già allestita a Cagliari e a Cabras.
Con la mia famiglia sono andata al museo archeologico di Cagliari dove erano esposte 19 statue. All’interno del museo siamo stati guidati dai ragazzi della scuola media Ugo Foscolo che ci hanno fatto da ciceroni. Ci hanno spiegato che le statue, fatte di pietra arenaria, sono state conservate nei magazzini del museo archeologico di Cagliari per trent’anni e poi portate a Sassari per il restauro.
Le sculture nuragiche di Mont’e Prama sono le uniche nel loro genere scoperte in tutto il Mediterraneo.
Mont’e Prama è una collina situata nel Sinis vicino a Cabras, nell’Oristanese. Mont’e Prama significa monte della palma e questo nome è dato dalla presenza di vegetazione tipica del posto ovvero la palma nana.
Le statue, chiamate anche “giganti”, risalgono alla civiltà nuragica nella sua fase finale, all’inizio dell’età del ferro. Queste sculture, scoperte casualmente da un agricoltore del luogo, raffigurano guerrieri, arcieri e pugilatori. Si pensa che fossero poste a monito e custodia delle necropoli, ma che avessero anche la funzione di rappresentare il potere e la forza delle classi dominanti di quel popolo. Oggi queste statue formano un complesso funerario chiamato Eron. Sulle tombe delle necropoli vi era una lastra di pietra sulla quale poggiava ciascuna statua di altezza variabile dai due ai due metri e mezzo.
Questa mostra mi ha colpito particolarmente perché mi ha fatto conoscere una parte della storia della Sardegna che non conoscevo e che normalmente non viene insegnata a scuola.
Galletti spericolati al circo
di Annalisa Barbon
ll libro parla di un gruppo di galletti spericolati, ciascuno specializzato in una strabiliante attività. Il racconto presenta una serata al circo in cui si esibiscono tutti i protagonisti: Ursino il presentatore, Carmen l'equilibrista, Trudi divisa a metà, Adelmo il mago e tanti altri personaggi. E' un circo vero e proprio, con animali, giocolieri, acrobati abilissimi. Non manca proprio niente: a sorpresa, dentro il libro, troviamo anche un matrimonio!
Questo simpatico racconto è stato scritto da Donatella Mureddu, la direttrice serissima del Museo archeologico di Cagliari, che per passione dipinge e scrive storie per bambini. Questo libro è composto da tante filastrocche che descrivono i personaggi, ad esempio la filastrocca di Trudi:
“Adelmo, il mago,
con il seghetto vi mostrerà un
taglio perfetto:
Trudi sarà divisa a metà
ma (quasi) niente lei sentirà”
Oltre ad essere molto divertente per le filastrocche che contiene, questo libro ha dei bellissimi disegni che servono a spiegare come i galletti siano davvero spericolati.
A me il libro è piaciuto perché si legge in fretta e perché racconta del circo che io amo tanto.
Ho quasi provato invidia per i galletti!