Per i pochi che abbiano davvero letto un'intera opera di Gertrude Stein, To Do: A Book of Alphabets and Birthdays non pioverà addosso come una sorpresa.
Stiamo parlando del secondo libro per Kids scritto dalla padrona di tutti i salotti letterari che (per gli adulti) hanno contato all'inizio del Novecento. E nel suo perfetto stile pesantone, non è proprio la lettura più allettante per i ragazzi di oggi e probabilmente nemmeno lo è stata per quelli di ieri.
Gertrude non ha mai avuto la soddisfazione di vedere uscire il suo lavoro dalla tipografia – che ricordiamo segue il suo triste, triste The world is round, tutto rosa e blu -, poiché dopo una fugace apparizione del solo testo nelle librerie meglio fornite nel 1957, è proprio or ora che l'abbecedario esce sul mercato.
Più che strumento utile per l'apprendimento, To Do: A Book of Alphabets and Birthdays è un divertissement per genitori colti, che sperano di vedere la prole miracolosamente interessata e rapita da queste raffinate pagine, alle quali si abbinano bene le illustrazioni di Giselle Potter, che evocano la parte bella dello stile surrealista.
Tra l'altro, per noi moderni conoscitori sì del flusso di coscienza, ma anche estimatori dell'uso della virgola, Gertrude non dà grandissimi consigli ai nostri piccoli: per lei è meglio meditare sulla parola, e farlo in fretta, piuttosto che dare credito a una poverissima virgolina.
Per non parlare la fine che fa fare alle y! Non ci credete? Guardate qui sotto!