Per i bambini piccoli questo è spesso un gioco che nasce un po’ per noia e un po’ per curiosità: continuare a domandare "perché" ai propri genitori, alle maestre, agli amici. In realtà gli scienziati stanno scoprendo come questo denoti una intelligenza moderna e un approccio scientifico al mondo.
Sì, i bambini sono degli scienziati. Proprio i bambini piccoli, quelli che non sanno parlare e non fanno differenza tra pannolino, mutandine o vasetto. I bambini piccoli sono degli scienziati perché imparano osservando, ipotizzando e verificando sperimentalmente le loro ipotesi.
Che non è cosa da poco, perché l’umanità ha impiegato qualche migliaio di anni per tornare a questo modo di affrontare la realtà. Studi stanno dimostrando come i bambini di 2-4 anni, o anche meno, siano abituati a farsi delle idee sul mondo che li circonda e quando un evento inaspettato avviene nel loro percorso loro ne rimangono sorpresi perché questo non rispetterebbe una sorta di statistica delle possibilità.
Ma la forza dei bambini, ovviamente, è la loro fantasia. E le spiegazioni che si inventano quando scoprono qualcosa di inspiegabile. Ecco, una cosa che non sono mai riuscito a spiegarmi è come i genitori di Dexter non si fossero mai accorti che il loro figliolo era uno scienziato con i controfiocchi.
Conoscete tutti Il laboratorio di Dexter, no? È la storia di un bambino di otto anni intelligentissimo, tanto che si è costruito un super laboratorio (parliamo di qualcosa di gigantesco centinaia di metri sotto terra), all’insaputa di tutti tranne che della sorella maggiore Dee Dee, bionda, sciocca e appassionata di unicorni.
In ogni episodio Dexter deve rimediare a qualche guaio combinato dalla sorella impicciona, o dai genitori o dal cattivo di turno, un altro scienziato geniale, ma cattivo, della sua stessa età: Mandark. Quindi, tanto per cambiare, gli scienziati stanno scoprendo qualcosa che la fantasia aveva già anticipato. E che, ancora prima, i bambini già sapevano. Kids power!