Con un nome così, minimo devi essere una regina dell’occulto o una reginetta della scuola. Invece Gala è una svagata: quattordici anni, pochissimi amici. Ci fa simpatia, a noi che ci piace avere tra le mani libri con la copertina nera e il disegno di occhi sgranati in un viso di porcellana e dietro lo strano ingranaggio di piccole ruote meccaniche, sai, quei libri che, solo a guardarli, ti promettono di portarti altrove.
A scuola Gala non è una cima, perché è troppo geniale per una scuola normale. Sta dentro le sue tute e se la conoscessero i tuoi amici la punterebbero con il dito: «È un’asociale!» (che per voi quattordicenni suona come «Sai è un po’ svitata», o peggio «Sai, è infettiva»). Lo sa, lei, come essere speciali non ci rende affatto simpatici agli occhi degli altri. Attento a non prenderla sottogamba, però: Gala ha un potere, per esempio io, che ho fatto tre volte il giro di boa dei quattordici, mi sono ritrovata a tre giri di boa fa. Per dirla in parole semplici, con Gala ho viaggiato nel tempo e non solo insieme a lei, ma anche dentro quella parte di noi che da adulti si mette fuori casa.
È forte, Gala.
Bisogna essere forti davvero a vivere in una villa a quattro piani a metà strada tra il castello delle streghe e un palazzo delle meraviglie, con alle costole una servitù multietnica e multiculturale: un tato amorevole e una governante scontrosa, che appaiono davanti all’improvviso. La madre di Gala, invece, è così evanescente che non sai se il fantasma sia lei. Bisogna essere forti a sopportare l’assenza improvvisa del padre, il suo dio-scienziato che ha lasciato dietro di sé tracce ambigue: un laboratorio misterioso, un disegno da decifrare, strani contatti (anche se la regina dei contatti paranormali è mamma). Devi essere forte ancora di più, Gala, se nel tuo cuore, da un anno, c’è una voragine: il buco di un’amica che se n’è andata. In quel modo terribile.
Ma la realtà è una rete invisibile di energie e corrispondenze che partono dall’anima e che possono essere rievocate: se lo senti, allora sei pronto per saltare con Gala dentro il tempo, dentro la realtà e dentro te stesso e non solo per un’avventura che ti coinvolge senza darti fiato: questo è anche un viaggio mistico, verso la consapevolezza, al di là del dolore e della paura.
Se sei di quelli che sentono dentro queste cose, allora capirai il senso delle parole:
è fondamentale capire la radice del dolore per spezzarlo
l’imperfezione sarà la tua forza. Se il cuore lavorerà insieme alla tua intelligenza
Raffaella Fenoglio con la sua Gala Cox, edito da Fanucci, mantiene fino all’ultimo le promesse delle prime pagine: come la macchina di Ecbàtana, che Gala deve riuscire a far funzionare, il romanzo è un ingranaggio perfetto ma che si rivela progressivamente. Dentro il fantasy e il giallo, c’è una storia di formazione, costruita frammento dopo frammento, con una scrittura precisa, incalzante e mai sciatta.
E ora, Gala, che sai chi sei, non lasciarci troppo a lungo con il prurito della curiosità: se siete in due, forti come te, allora, dicci, presto: chi è l’altro Inviolatus?