茶の湯
Questi sono kanji, si leggono cha no yu e indicano una delle cerimonie più antiche e complesse della tradizione giapponese: la cerimonia del tè. Per i Giapponesi il tè è il simbolo di una vera e propria filosofia di vita alla quale è connesso un ricchissimo simbolismo: al tè è dedicata un’intera stanza della casa o un padiglione a parte, sempre collegato in maniera armonica con il giardino (e quindi con la natura). Sorseggiare la propria tazza di tè in compagnia di familiari o amici è un momento di armonia e riflessione, che va gustato fino in fondo. Anche la maniera di preparare e servire il tè ha le sue regole, che vanno seguite alla lettera.
Dall’Oriente all’Occidente il passo è breve e il tè, negli anni, si è trasformato nel simbolo della puntualità inglese: il tea time, l’ora del tè, è il cuore della giornata britannica e inondazioni, alieni, terremoti o guerre nucleari non impediranno ad un vero inglese di sorseggiare la sua tazza di tè alle cinque spaccate, accompagnandola con fette di pane imburrate o biscotti.
Ora, non sarebbe meraviglioso trascorrere i lunghi e freddi pomeriggi invernali che ci separano dalla primavera invitando amici o familiari alla nostra privatissima “cerimonia del tè”? Dobbiamo prepararci a dovere, allora! Magari ispirandoci ad una scena che conosciamo tutti a memoria:
Apparecchiato sotto un albero davanti alla casa, c’era un tavolo dove il Leprotto Marzolino e il Cappellaio prendevano il tè; seduto in mezzo a loro, c’era un Ghiro che dormiva della grossa, mentre quei due lo usavano come cuscino per appoggiarci sopra i gomiti e conversavano al di sopra della sua testa. “Il Ghiro non sta certo comodo” pensò Alice, “ma dal momento che dorme, forse non gliene importa niente”. Il tavolo era piuttosto grande, ma i tre se ne stavano tutti addossati in un angolo. “Non c’è posto! Non c’è posto!” gridarono appena videro Alice farsi avanti. “Ci sono un sacco di posti!” replicò Alice indignata, e si accomodò su un’ampia poltrona a capotavola.
Per il Tè dei Matti di Alice nel Paese delle Meraviglie, di Lewis Carroll, avrete bisogno di tè, naturalmente, di un bricco dove scaldare l’acqua, di tazze colorate, cucchiaini, zollette di zucchero, di una bella tovaglia bianca e rossa, poltrone, cuscini, libri ma, soprattutto di BISCOTTI.
I BISCOTTI “Eat me” DI ALICE
Ingredienti:
1 uovo
burro 115 g
farina 200 g
zucchero 60 g
la scorza di un limone
cioccolato fondente
coloranti alimentari (rosa e arancione per l’impasto, verde, rosso e viola per la glassatura)
Preparazione:
Fate ammorbidire il burro e mescolatelo in una terrina con lo zucchero e la farina. Unitevi l’uovo, la scorza di limone e impastate il tutto.
Dividere l’impasto in quattro parti. Prendere una parte e mescolare con un po’ di colorante rosa.
Prendere un’altra parte e mescolare con un po’ di colorante arancio e un po ‘ di colorante alimentare rosa per fare una pasta colorata pesca.
Fondere il cioccolato e mescolare con un’altra parte per fare una pasta marrone.
Lasciare l’ultimo quarto dell’impasto così com’è.
Lasciate che i quattro panetti riposino in frigorifero per 30 minuti.
Stendete su un piano la pasta, ritagliate le forme dei biscottini a vostro piacere, e infornate per circa 10 minuti (o meno) a 200°.
Decorate i biscottini una volta freddi con la glassa di zucchero che potrete preparare così:
Ingredienti: 100 gr di zucchero a velo
2 cucchiai di acqua circa.
Mettete lo zucchero a velo in una ciotolina e unite 2 cucchiai di acqua. Mescolate e controllate, se serve aggiungere altra acqua: la consistenza giusta è quasi cremosa e non liquida la glassa può essere colorata con i coloranti alimentari, che vanno aggiunti poco per volta fino a ottenere il colore desiderato.
Per il Tè dei Matti è tutto pronto: fate gli inviti e non dimenticate che un Cappellaio Matto, un Leprotto Bisestile e un Bianconiglio sono assolutamente necessari alla perfetta riuscita del pomeriggio.