#Flashbooksenzastereotipi è un flashmob molto particolare.
È iniziato il 5 marzo e terminerà il 19, in occasione del papà. E poi non è proprio un flashmob ma un flashbook perché si tratta, appunto, di libri e di persone che amano i libri.
Flashbook – letture a ciel sereno è un gruppo di educatori, librai, biblitoecari e genitori con la passione della lettura e che si mettono a disposizione dei più piccoli per leggere le storie ad alta voce. È il primo flashmob dedicato alla letteratura per l'infanzia promosso dall'associazione Ma-Mi Mamme a Milano, dal blog Libri e Marmellata e dalla pagina facebook Letteratura per l'infanzia.
L'iniziativa #flashbooksenzastereotipi nasce in seguito alla famosa vicenda dei 49 libri, le cosiddette fiabe gay/alternative, proposti a Venezia da Camilla Seibezzi nell'ambito del progetto "Leggere senza stereotipi": si voleva distribuire questi libricini all'interno di asili e scuole materne.
L'idea di chi ha ideato e promosso quest'iniziativa è quella di apire i libri, farli conoscere, leggerli. Utilizzare i libri e la lettura per combattere le discrimazioni fin dalla più tenera età; nei libri proposti i protagonisti sono vari e diversi, hanno alle spalle situazioni familiari diverse: sono libri in cui i bambini possono identificarsi con i vari personaggi. Il filo che lega tutte queste storie è la diversità che viene presentata come valore: siamo diversi gli uni dagli altri e ne diventiamo consapevoli, accettando sia la nostra diversità che quella altrui. Queste storie possono aiutare i bambini a crescere guardando la realtà in modo differente, senza pregiudizi e stereotipi di alcun tipo verso chi che viene definito diverso.
E quindi facciamoli circolare questi libri. La lista dei libri Flashbook Senza Stereotipi redatta dall'associazione Scosse la trovate qua. Una volta scelti il libro o i libri potete decidere di partecipare attivamente al flashbook seguendo le istruzioni riportate su facebook. Partecipare è semplicissimo, basta comunicare luogo e ora del vostro flashbook e…leggere! Ad alta voce ovviamente.
Noi non crediamo che ci siano storie (famiglie?) giuste o storie sbagliate. Ognuno ha la sua storia, ogni storia e’ un po’ speciale. E tutte meritano di essere raccontate. Ad alta voce.