Manuela Salvi, illustrazioni di Tuono Pettinato, Famiglie e altri scompigli, Librì Progetti Educativi
A volte le cose non vanno proprio come ci si sarebbe aspettato. Lo sa bene Barbara, chiamata in famiglia Ruggi, “perché non fa che ruggire per ogni cosa”.
Le cose non vanno come aveva sperato perché Barbara vive all’ultimo piano di un palazzo dall’aspetto non molto piacevole. L’appartamento sembra una scatola di sardine e, come se ciò non bastasse, lo deve condividere con altre cinque persone. Tutti gli abitanti della casa, come Ruggi, hanno un soprannome che li distingue: un Fratello Appioppiato, una Matrigna Scialba, un Padre Indifferenziato e un Neonato Mannaro.
Ruggi non vede l’ora di scappare via da quella scatola di sardine, ma ci si mette di mezzo la neve che ha cominciato a cadere e, in aeroporto, tutti i voli sono stati cancellati: impossibile la partenza di Barbara per Parigi, dove la attende la madre per passare le vacanze di Natale insieme. Pianti, grida e lamenti non servono a nulla, Ruggi dovrà passare il Natale con la sua “non famiglia”.
Voglio una famiglia normale
«Ti regalo quello che vuoi, eh?» aggiunge lui, anche se sa di non avere un soldo.
«Voglio una famiglia normale», risponde Ruggi.
«Noi siamo una famiglia normalissima», interviene la Matrigna Scialba, toccandosi il piercing al naso, come fa sempre quando è nervosa.
In quel momento Ruggi decide che non si arrenderà.
Salverà il suo Natale e andrà dalla mamma, costi quello che costi.
Così, asciugate le lacrime, Ruggi scappa di casa, non sa ancora come ma sa che in qualche modo riuscità a raggiungere l’aeroporto e di lì Parigi.
Comincia così, dal settimo piano, la sua fuga, ma il viaggio di Barbara in direzione aeroporto si rivela sin da subito più complicato del previsto. Prima di tutto l’ascensore è guasto (e comunque, a nove anni, non avrebbe l’età per prenderlo da sola), così la bambina è costretta a scendere a piedi. Di piano in piano però dovrà fermarsi per qualche imprevisto…
Dalla signora Matarazzi del sesto piano, la cui casa sembra una giungla, con un pappagallo che sta soffocando a causa di un collarino di diamanti e un coccodrillo che si aggira indisturbato, ai due bambini del quarto piano, fratello e sorella, vestiti da mummia e scheletro, come se fosse Halloween, grazie a un’idea dei loro due papà, fino alla ragazza madre del primo piano.
Una storia lunga sette piani
Famiglie e altri scompigli procede per piani, sia narrativamente sia dal punto di vista grafico: ad apertura di ogni capitolo, infatti, al posto della semplice numerazione, troverete i numeri riportati come i pulsanti all’interno di un ascensore, con in evidenza il numero del piano/capitolo (per questo i capitoli hanno una numerazione decrescente, dal settimo piano/capitolo al piano terra/0).
Ruggi, piena di rabbia, scappa dalla sua non-famiglia, dalla casa nuova in cui è costretta a vivere con i suoi strambi abitanti, ma a ogni piano la sua idea di “normalità” viene messa alla prova. Incontra tante realtà diverse e comincia a vedere come tutte funzionino perché accomunate in primis dall’amore. E così, come le suggerirà il padre, metterà via le etichette, riuscendo a conoscere meglio chi la circonda e anche – perché no? – a divertirsi e a passare un bel Natale con tutti i suoi nuovi amici.
Famiglie di ogni tipo
Famiglie e altri scompigli è un libro spassoso dove, pur non essendo usata la prima persona, il punto di vista che emerge è quello di Barbara. A scendere i piani del palazzo con Ruggi è Manuela Salvi, tra le autrici per bambini e ragazzi più note, traduttrice e copy editor per Mondadori oltre che una delle fondatrici dell’Associazione Italiana Scrittori per Ragazzi nel 2012.
A illustrare il volume c’è il tratto inconfondibile di Tuono Pettinato, il cui segno si abbina perfettamente al tono ironico, diretto e moderno della scrittura.
Famiglie e altri scompigli è l’ultimo volume della collana Collilunghi di Librí Progetti Educativi (proprio come I giochi coraggiosi e Billi Acchiappapaura di cui vi abbiamo parlato recentemente) che qui affronta il tema delle famiglie di ogni tipo, ricordandoci che ci sono tanti modi di essere una famiglia.