Xu Lu, illustrazioni di Alice Coppini, L’erba magica di Tu Youyou. La scienziata che sconfisse la malaria, Editoriale Scienza
Era la Cina quest’anno il paese ospite della Bologna Children’s Book Fair. Proprio per questa occasione il gruppo editoriale Giunti e China children’s press & publication group hanno avviato una collaborazione che ha visto coinvolti autori cinesi e illustratori italiani. La collaborazione ha portato alla pubblicazione di tre albi illustrati, usciti in entrambe le lingue e presentati in Fiera: Dritto al cuore (edito in Italia da Fatatrac) di Chen Shige, con le illustrazioni di Pia Valentinis e Mario Onnis; Pandy gioca con la palla (Dami) di Bai Bing, illustrato da Manola Caprini; L’erba magica di Tu Youyou un albo scritto da Xu Lu e illustrato da Alice Coppini.
Proprio grazie a questa felice collaborazione ho conosciuto così la storia di Tu Youyou, primo medico cinese a ricevere il Premio Nobel per la medicina.
Non è difficile immaginare come la nascita di questo libro edito da Editoriale Scienza possa essere stata complessa, non trattandosi di una “semplice” traduzione. Da colmare ci sono stati i chilometri di distanza tra i due paesi. Una distanza culturale, che esige sempre ascolto e dialogo da entrambe le parti, e una distanza anche fisica che rallenta inevitabilmente i tempi di comunicazione e confronto.
Proprio questo “rallentamento”, il dialogo e l’accoglienza reciproci rendono speciale L’erba magica di Tu Youyou. L’albo parla di una storia vera, quella appunto di Tu Youyou, e tramite la sua storia introduce anche il lettore nel mondo della medicina tradizionale cinese.
La scienziata che sconfisse la malaria
Youyou è solo una bambina quando rimane colpita dalla figura di un uomo anziano che vede passare tutti i giorni. Il vecchio è sempre di ritorno dalla campagna e ha sempre sulla schiena un cesto pieno di erbe appena raccolte. La curiosità porta la bambina a seguirlo e così scopre la sua piccola bottega. Proprio lì davanti l’uomo dispone le erbe appena colte su un cesto largo perché devono seccarsi al sole. La bottega dell’anziano è il luogo in cui questi pratica l’antica medicina cinese: c’è un grande mobile di legno pieno di cassetti e ogni cassetto contiene diverse erbe medicinali, tutte utili a curare qualche malattia. La bambina è completamente affascinata da queste scoperte e ha molte domande da fare: quali sono i nomi delle piante che ha raccolto il vecchio? Dove crescono le erbe medicinali? L’incontro con l’anziano segna il futuro della piccola Youyou che dopo quel primo giorno continua a incontrare il vecchio medico e a imparare da lui le basi della medicina tradizionale cinese.
Con un grande salto temporale, ritroviamo Youyou adulta che, avendo seguito il suo sogno di bambina, è diventata medico delle erbe e si è iscritta alla facoltà di medicina. Qualcosa di terribile colpisce intanto la Cina (così come il resto del mondo) negli anni Sessanta e Settanta del Ventesimo secolo: una terribile epidemia di malaria per la quale non esiste alcuna cura.
Progetto 523
Youyou è ormai medico e le viene affidata una missione segreta e importante, entra così a fare parte del Progetto 523 (il nome si riferisce alla data di partenza del progetto, 23 maggio). L’incarico è affidato a Youyou nel 1969, ma il programma era già stato avviato due anni prima, senza aver raggiunto alcun risultato nonostante i 240.000 composti testati.
Youyou è mandata con tre compagni di lavoro nel Sud della Cina, una zona molto colpita dalla malaria. La ricerca non sarà per niente facile: Youyou con i suoi colleghi consulta le ricette dell’antica medicina tradizionale cinese e testa moltissimi composti. Alla fine la ricerca finisce sull’Artemisia annua (qinghao il nome cinese), ma anche una volta individuata la pianta, ci vorranno molti tentativi (e l’intuizione di Youyou) per estrarne correttamente il principio attivo utile a debellare finalmente la malaria.
L’8 novembre 1972 nacque così l’artemisina, ricavata dall’Artemisia annua. La ricerca venne pubblicata solo nel 1977 e l’articolo uscì senza la firma di Tu Youyou. Per quanto oggi possa sembrarci strano, nella Cina degli anni Settanta si dava maggiore rilevanza al lavoro di gruppo piuttosto che a quello del singolo e Youyou inoltre non era interessata alla fama e il suo carattere era riservato e timido. Il suo nome cominciò a circolare tra gli ambienti accademici molto più tardi e solo al 2015 risale il conferimento del Premio Nobel per la medicina e la fisiologia a lei e ai suoi due colleghi, William Cecil Campbell e Satoshi Ōmura.
Testo e immagini
Il testo di Xu Lu, tradotto in Italia da Beatrice Masini e pubblicato con un font adatto anche per bambini dislessici, racconta la storia di Tu Youyou con semplicità e chiarezza, dividendola a metà tra l’infanzia (lì dove nacque la passione per le erbe medicinali) e gli anni di studi e ricerca.
A illustrare l’albo è Alice Coppini, selezionata per la mostra degli illustratori alla Fiera di Bologna del 2017 e qui al suo primo libro. Una sfida per niente semplice quella richiesta all’illustratrice, soprattutto per la necessità di immergersi in una cultura per molti versi distante da noi e per l’attenzione richiesta nella riproduzione delle erbe e delle figure. Una sfida superata a pieni voti, con una rappresentazione allo stesso tempo accurata e personale.