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Due chiacchiere con Benedetta e Luigi

Intervistiamo gli autori di Tutto il cielo possibile, una novità nuovissima di Piemme per i nostri giovani adulti!
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Lo volete leggere un libro per giovani adulti fresco, scritto bene e dove i dialoghi sono relaistici? Magari anche italiano e con un po’ di anni ’80 dentro.

Io l’ho trovato ed è un libro scritto a quattro mani. No, l’autore non è un alieno ma sono due scrittori per ragazzi veramente in gamba e che sanno quel che fanno.

Come i protagonisti di Tutto il cielo possibile (edito Piemme), sono diversissimi l’uno dall’altro eppure, messi insieme creano qualcosa di davvero bello.

Volete conoscerli? Si? Perché anche io ho avuto delle curiosità e gli ho posto delle domande…

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Ciao a entrambi. Due autori per un libro. La domanda è d’obbligo anche se banale. Dove finisce il lavoro di uno e dove comincia quello dell’altro?

Luigi: non ve lo dico nemmeno sotto tortura

Benedetta: Dai non fare così… Adesso è davvero difficile dirlo, ci siamo alternati durante il processo di scrittura dando forma alla storia un capitolo alla volta, ma alla fine durante la revisione abbiamo fatto di tutto per raggiungere l’effetto di una sola mano e una sola voce. Leggo dalle vostre bio che siete molto diversi, proprio come i protagonisti di Tutto il cielo possibile.

Come avete trasformato quella che può sembrare una difficoltà, un pregio per il libro?

B: io direi che è proprio rimasta una difficoltà… 😉

L: Non ascoltate Benedetta. In realtà per tutti e due è stata una bella esperienza incontrarsi al di là delle differenze e imparare l’uno dall’altra. Ciò che ci ha permesso di conciliare le nostre diversità è stato l’obiettivo e la condivisione di uno sguardo positivo sui giovani. Ci siamo trovati subito d’accordo nel ritenere che i ragazzi hanno grandi risorse in loro che talvolta gli adulti non sanno neanche immaginare.

Questo è chiaramente un romanzo di formazione, ma voi, siete riusciti a dare un tocco in più regalando ai protagonisti un’esperienza con i viaggi nel tempo. Come vi è venuta questa idea?

L. L’unico che ha davvero viaggiato sono stato io, che ho preso il treno da Milano per raggiungere Benedetta a Correggio. Benedetta, posso dire che mi hai anche fatto perdere il treno di ritorno tanto eravamo presi dalla nostra storia?

B. Mi ricordo! Mi sono sentita in colpa da morire! Tornando alla domanda, Io che sono figlia degli anni ottanta non ho resistito alla tentazione di ispirarci al film Ritorno al futuro. Quando ero una ragazza ho trovato folgorante l’ipotesi di incontrare i miei genitori teenager per vedere se fossero stati diversi da come erano diventati da adulti. Lo abbiamo usato come espediente narrativo anche nel nostro libro per permetterci di far emergere il passato in modo insolito.

Entrambi non siete al primo libro e continuate a parlare di bambini o adolescenti. E’ legato al vostro lavoro o è una scelta casuale?

B. Il caso non esiste, lo dice anche il maestro Ogway in Kung Fu Panda!

L. Sia io sia Benedetta abbiamo a che fare professionalmente con i più giovani. E non solo, siamo anche genitori. Entrambi lo riteniamo un privilegio perché ci permette di restare a stretto contatto con loro e di nutrirci noi stessi di storie di grande speranza.

Avete già altri progetti nel cassetto? Individuali o sempre in coppia?

B. Ho un mio libro in uscita agli inizi del 2014 e sto lavorando ad altre storie.

L Siccome Benedetta mi batte sempre, lei nel 2014 uscirà prima di me. Io ho un nuovo titolo in libreria verso primavera. Anch’io sto lavorando sulle storie, ma soprattutto sto insistendo con la mia coautrice perché si decida a scrivere un altro libro con me. Sembra però che al momento non ci senta…

Ci consigliate un libro, una canzone e un film? 

L. Libro: Il mio nome è Asher Lev di Chaim Potock. Canzone: non ve la dico perché Benedetta mi ha invitato a sceglierne “una dei miei tempi”, grrr… E invece no, la stupisco e scelgo September dei Green Day. Film: Midnight in Paris di Woody Allen

B: Libro: Colpa delle stelle di John Green. Canzone: I still haven’t found (what I’m looking for) degli U2. Film: Dragon Trainer

 

 

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