Dalle autrici del pluripremiato La grande fabbrica delle parole, Valeria Docampo e Agnès de Lestrade, arriva Domani inventerò (Terre di Mezzo) un libro per accompagnare i bimbi verso le nuove scoperte quotidiane.
Il domani può far paura, oppure essere fonte di sorprendenti nuove possibilità, quante ne hanno i bambini davanti a loro? Un’immensità! Ogni giorno è una meraviglia, le settimane sono dei ponti verso l’apprendimento e la conoscenza di cose e sentimenti nuovi. Protagonista di questa storia è un delizioso orso azzurro col musetto a punta che evoca stagioni e sensazioni attraverso le suggestioni del racconto. Così l’orsetto s’imbatuffolerà, s’ingranellerà, ma, soprattutto s’infavolerà e, a noi di youkid, questo non può che farci piacere. Il messaggio del libro che ho apprezzato di più è quello che sfata i luoghi comuni sulla noia e sul silenzio. Noi genitori sappiamo benissimi quanto i nostri figli temano queste due cose, come se non ci si potesse annoiare, come se non si potesse stare semplicemente in silenzio. La domanda che mio figlio (unico) mi fa più spesso è: “Mamma, che faccio adesso?”. Cosa rispondere? Mi guardo intorno e vedo stanze piene di giochi, di congegni elettronici, di libri, vedo il sole e i bei pomeriggi autunnali in cui si può ancora star fuori, ma tutto quello che propongo viene rifiutato con una smorfia. A questo punto, ho smesso di scervellarmi e ho capito, anche confrontandomi con altre amiche mamme, che semplicemente i bimbi di oggi non sanno stare cinque minuti fermi a pensare. Vogliono essere sempre impegnati in qualcosa, rapiti da visioni, giochi, qualsiasi cosa non li lasci un attimo fermi. Fortunatamente c’è il momento della nanna, quando dopo la storia resta solo il silenzio e si spera che, in quel frangente, tra la veglia e il sonno le parole li “punzecchino, li spingano e li graffino”, lasciando segni indelebili, di quelli che solo i libri sanno lasciare. E questo, credetemi, è uno di quelli che ne lasciano molti.