Miroslav Košuta, illustrazioni di Claudio Palčič, Diario del nido di rondini, Albe Edizioni
La bellezza delle piccole cose, l’attesa e la meraviglia della natura, che ogni anno rincorre le sue stagioni, si muovono con delicatezza tra le pagine di Diario del nido di rondini, pubblicato da Albe Edizioni.
Tutto parte dalla lettera a un amico, datata 16 aprile. In casa ci sono i preparativi per la Pasqua (“siamo anziani e soli, ma ancora sempre legati alle tradizioni e ai costumi di famiglia”) e sono tornate le rondini. L’anno prima erano in sei prima di lasciare il loro nido, ora invece ne è tornata una sola.
Da bambino non mi sarebbe mai saltato in testa di contare quante ne partissero e quante ne tornassero. Ora invece darei non so cosa per sapere se, tra i due che avevano nidificato da noi, a essere tornaro sia lui o lei. O è un rondinotto che si ripresenta alla casa paterna? E tutti gli altri?.
L’amico che riceve la lettera risponde con una telefonata: invita a scrivere di quelle rondini, di tenere traccia del loro nido e dei loro voli. Nasce così questo Diario che va da aprile a giugno e che ha un luogo di osservazione speciale e privilegiato. In effetti non capita a tutti di avere un nido di rondini in camera da letto lì dove, dopo aver tentato di cacciarle via, marito e moglie si sono felicemente rassegnati a questa presenza.
Un nido in camera
Ristrutturando casa, la camera da letto con un soffitto vecchio stile, con le travi in vista, diventa infatti il luogo ideale per la costruzione di un nido ben riparato (“Così mia moglie e io avevamo finito con l’arrenderci a quel fastidio, che in realtà, sotto sotto, ci procurava un’indescrivibile gioia”).
Se l’anno precedente dal nido in camera erano spuntate quattro rondinelle, delle quali marito e moglie avevano osservato dal basso i rituali di nutrimento e cura fino al momento della loro partenza, ora è tornata una sola rondine, un maschio, in cerca di compagnia. Dopo giorni di ricerca infruttuosa, una rondinella gli si avvicina. Poco dopo lui le mostra la camera, ma “la signorina” vuole un nido nuovo, questa volta proprio sulla trave sopra i piedi del letto.
È di questo nuovo nido che il diario terrà traccia. A differenza dell’anno precedente, questa nuova coppia di rondini sembra molto più maldestra nella costruzione del nido, alla fine il risultato non è granché ma meglio di quanto si potesse aspettare all’inizio. Una volta che il nuovo nido è pronto, la rondine maschio fa da sentinella, lei cova. Per giorni non accade niente di nuovo, fino all’arrivo dei piccoli (questa volta sono cinque).
La compagnia di queste rondini scandisce le giornate, rallegra ma porta anche qualche pensiero (i pericoli dovuti alla caccia dei gatti, il pensiero che – una volta appresa l’arte del volo – i piccoli voleranno via con mamma e papà rondine). Tutto è osservato con delicatezza e rispetto, fino a quando il nido non resterà vuoto. Aspettando, probabilmente, un nuovo ritorno.
Autore e illustratore
A scrivere il Diario è Miroslav Košuta (Santa Croce, Trieste, 1936), uno dei più importanti poeti sloveni contemporanei (in italiano sono usciti Memoria del corpo assente e La ragazza dal fiore pervinca). Nel 2011 ha ricevuto il premio Prešeren, il più alto riconoscimento culturale sloveno, per la sua opera poetica e per l’azione di salvaguardia della cultura slovena in Italia. Autore di diverse opere per l’infanzia, Diario del nido di rondini è il suo primo libro per ragazzi pubblicato in Italia.
A illustrare il Diario, le rondini di Claudio Palčič (Trieste 1940), pittore, grafico e scultore oltre che scenografo, costumografo e illustratore di libri per l’infanzia e raccolte poetiche che da anni collabora con Miroslav Košuta.