Henny Boccianti, Di segni e di scritture, Lapis Edizioni
Di segni e di scritture è uno scrigno di tesori.
Niente a che vedere con pietre preziose o dobloni d’oro né gioielli o monili. I tesori che racchiude questo libro hanno un valore ben più grande poiché superano i confini del tempo e dello spazio, raccontandoci una storia le cui radici affondano in un passato lontanissimo, eppure così vicino a noi perché ci appartiene.
Ecco a voi la storia della scrittura.
Chi erano i Sumeri? Dove è nata la scrittura? Cos’è una “pergamena”?
Sono solo alcune delle tante domande cui l’autrice Henny Boccianti risponde con la voce di zia Alice, esperta guida per i due nipotini, Carolina e Giovanni, attraverso le tappe della storia della scrittura.
I due giovani protagonisti, affascinati dalla zia libraia e dai suoi racconti, la seguono con attenzione e incontrano personaggi, strumenti e culture diverse.
Riescono così a addentrarsi nel mondo della scrittura cuneiforme dei sumeri, passando poi attraverso gli ideogrammi dei cinesi, i geroglifici degli egiziani, i glifi degli aztechi… fino ai segni degli alfabeti fenicio, greco e latino!
La curiosità dei due bambini li spinge a tempestare di domande zia Alice. Ma lei non si fa cogliere impreparata! Miti e leggende sono lo strumento attraverso cui cattura la loro attenzione, accompagnando la narrazione fantasiosa a quella storica, sempre puntuale e dettagliata.
Da dove si comincia? Be’, da 5000 anni prima, ovvero da quando l’uomo, che per milioni di anni ha comunicato con parole, gesti, grida e danze, ha iniziato a rappresentare i propri pensieri e a organizzare diversamente il proprio patrimonio di conoscenze attraverso le scritture e i segni.
“Domande, risposte e promesse”
Di segni e di scritture di Henny Boccianti (Edizioni Lapis) è tornato in libreria in una veste nuova, ricchissima di informazioni, spunti, giochi e illustrazioni.
Non si tratta di un vero e proprio manuale, ma di un testo fatto di tante piccole storie per raccontarne una più grande attraverso l’espediente della narrazione in prima persona e l’uso del dialogo che coinvolgono e appassionano il lettore.
La struttura del libro e la sua veste grafica lo rendono dinamico e di facile consultazione, dandogli le caratteristiche di un ipertesto in grado di suggerire molteplici direzioni di lettura.
Le prime pagine sono riservate ai “preparativi per il viaggio”: la presentazione dei protagonisti, le prime storie di zia Alice, le avvertenze.
Quindi il viaggio inizia.
A ogni tappa i tre protagonisti si confrontano con un popolo diverso, con la sua cultura e la sua scrittura. La lettura del testo e la sua comprensione sono facilitate dall’uso di font diverse per alcune parole “nuove” che i più curiosi possono trovare nell’utile glossario alla fine del libro.
Numerosi i box esplicativi cui l’autrice ricorre per approfondimenti e curiosità, oltre che per dare indicazioni circa i segni grafici relativi ai vari popoli.
Come in ogni viaggio nel passato, anche in questo non può mancare una linea del tempo. Essa aiuta il lettore a orientarsi, permettendogli di andare avanti e indietro per imparare a collocare gli eventi nel tempo.
Di segni e di scritture si conclude con la sezione Giochiamoci su. Si tratta di una raccolta di attività creative rivolte ai bambini che vogliono imparare a scrivere come gli antichi, usando i materiali, gli strumenti e i supporti più diversi.
Le immagini
Le illustrazioni contribuiscono a suscitare l’interesse del lettore. Il tratto morbido e lo stile ironico fanno pensare a un viaggio divertente e pieno di storie pronte per farsi raccontare.
Grazie a esse conosciamo non solo il volto dei nostri piccoli amici ma anche quello degli “inventori della scrittura”, oltre ai segni, gli ideogrammi e gli strumenti della scrittura antica di cui l’autore fornisce anche una nutrita documentazione fotografica che affianca la narrazione storica.
Per tutte queste caratteristiche Di segni e di scritture è particolarmente adatto ad attività didattiche legate al confronto tra culture diverse. Inoltre la sua interdisciplinarietà lo rende un utile strumento di affiancamento allo studio della storia e della geografia, come all’italiano scritto e ad attività laboratoriali.
Non dimentichiamo che zia Alice e i suoi nipotini hanno anche tanta fantasia e la storia che li unisce in questa splendida avventura può essere anche lo stimolo giusto per una tranquilla lettura serale.
Non resta che iniziare il viaggio. Preparate le valigie e riempitele di fogli, penne e tanta creatività!