Profumo di zeppole e dolci al miele, coriandoli e stelle filanti, dove si va questo fine settimana? C’è da chiederlo? Ovunque si possa indossare il costume preferito e fare qualche scherzo, ingozzarsi di fritti e dimenticarsi per qualche ora i compiti e la scuola. Tra le tante città che meritano una visita in questo periodo una, secondo noi, merita più di tutte: Venezia!
Domani (alle 10), nella città di san Marco, nei Giardini della Biennale, si apre il 4º Carnevale internazionale dei ragazzi. Il Leon Musico, un appuntamento imperdibile che si protrarrà fino al 12 febbraio e che ogni giorno prevede un calendario di laboratori, spettacoli e mostre, dalle 10 alle 18, per vivere da protagonisti una delle più belle feste dell’anno.
Si inizia con l’inaugurazione della mostra 20 anni di Maschere e Costumi, una selezione della copiosa collezione di bozzetti
dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC), che raccoglie svariati bozzetti originali, riproduzioni in dimensione “reale”, tableaux con diverse interpretazioni dello stesso soggetto, riproduzioni “macro” anche sagomate, oggetti “volanti, realizzati da grandi artisti come Guttuso, Lanza, Maccari, Lecoq, Pontini, Capuzzo, Luzzati, Ponnelle, Matsoukis, Wittstein, Casorati, Bray, Copertini e tanti altri.
La sorpresa di quest’anno, davvero ghiotta, è Il Grand Atelier della Biennale, un laboratorio di sartoria allestito in una delle sale di Ca’ Giustinian, dove sarà possibile, in pochi minuti, farsi o farsi fare un costume di Carnevale con materiali semplici o “poveri” sul modello di alcuni bozzetti della mostra. Impossibile non essere originali!
Se ci si sposta al padiglione centrale della Biennale, invece, si potranno ascoltare le bolle sonore, un laboratorio di bolle di sapone, un happening musicale e un concerto.
Le bolle e la musica ritornano in vari laboratori dedicati ai bambini, che si alterneranno ai laboratori pratico-artistici, multimediali e di espressione corporea.
Un altro gruppo di appuntamenti è dedicato invece, ai paesi stranieri, alle loro tradizioni o ai progetti curati da associazioni del luogo.
Per esempio, durante il laboratorio di musica, danza e arte
dedicato all’Argentina, i ragazzi, guidati ed accompagnati da due maestri, impareranno a costruire un tamburo con materiale di riciclo, disegneranno i costumi tipici dei “murgueros”, impareranno a decorare e dipingere gli strumenti ed i costumi, e, infine, potranno mettere in scena, una esibizione “murguera”.
Il progetto delle Maldive, The Dough Portrait, è curato dall’artista Soren Dahlgaard, il quale propone una modalità alternativa di photo portrait, facendo “indossare” ai partecipanti un blocco di pasta in modo che il viso rimanga coperto e ci si possa esprimere attraverso il linguaggio del corpo e gli abiti che si indossano. Il progetto è stato proposto in 10 paesi e ha coinvolto oltre 1000 persone. Un’esperienza unica!
Come dice Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia, il filo conduttore della manifestazione è avvicinare i più giovani alle arti, farli innamorare della musica, della danza, della poesia, stimolare la loro creatività, sperimentare forme di piacere ludico diverse dal solito.
Allora che aspettiamo? Venezia stiamo arrivandoooooooo!
Ecco il programma completo!