Chi non si è mai sentito raccontare o non ha letto una fiaba dei fratelli Grimm? Forse non sapevate che all’origine c’erano i due tedeschi ma vi assicuro che vi è successo.
Hansel e Gretel, Biancaneve e i sette nani, Cappuccetto rosso, Pollicino, Il principe ranocchio, I musicanti di Brema, I tre fratelli, I sette corvi, Il gatto con gli stivali, Raperonzolo, Cenerentola…. Continuo l’elenco? Bene, credo di avervi convinto!
Quest’anno (esattamente il 20 dicembre) è il bicentenario della pubblicazione del primo volume delle Fiabe dei fratelli Grimm (1812). Parliamo della più famosa raccolta di favole del mondo e del libro più tradotto dopo la Bibbia. Ben 160 lingue e dialetti di tutti i continenti. Ah dimenticavo che è anche patrimonio culturale dell’Unesco. Beh niente male eh! Jacob e Wilhem Grimm hanno raccolto più di 200 testi della tradizione popolare sia da fonti orali che scritte rielaborandoli stilisticamente e permettendo così a noi kids (vabbè io non rientrerei più nella categoria ma perché stare a puntualizzare) di leggere farci leggere e sognare con le storie di personaggi che ormai fanno parte della nostra vita.
L’occasione era ghiotta e quindi durante l’anno che sta finendo questa ricorrenza importante è stata celebrata in tanti modi sia nella patria dei fratelli Grimm che in Italia. Tra le ultime iniziative vi segnalo una bellissima mostra a Roma sulla figura di Cenerentola. Perfetta più che altro per bambine, mamme o comunque donne che- si sa- hanno innato il mito parecchio irrealistico del principe azzurro…maschietti fatevene una ragione! Magari uso la scusa di portarci mia nipote ma voglio andare a vederla anch’io perché il fascino di Cenerentola non tramonta mai e da piccola avrò visto mille volte il cartone della Disney!
L’evento “Mille e una cenerentola”che è iniziato l’8 novembre e continuerà fino al 31 gennaio 2013 si tiene presso la Biblioteca nazionale in collaborazione con l’università Sapienza ed è ad ingresso gratuito. Si tratta di un ricchissimo percorso espositivo che indaga l’evoluzione del personaggio dal punto di vista visivo, testuale, musicale e interculturale. Insomma Cenerentola in tutte le sue sfaccettature.
Dal punto di vista letterario ci accorgiamo di come la fiaba di Cenerentola dei fratelli Grimm sia assolutamente più dark e gotica della versione rielaborata da Perrault e poi ripresa dalla Disney. Non ci sono affatto gli elementi magici della zucca trasformata in carrozza dalla fatina e dell’incantesimo che svanisce a mezzanotte. Piuttosto è un uccello sceso dall’albero che veglia sulla tomba della madre di Cenerentola e innaffiato dalla lacrime della ragazza a donarle il vestito con cui potrà andare alla festa. Altro che topini e canzoncine!
Si scopriranno le versioni della tradizione occidentale di Basile, dei fratelli Grimm (ovviamente) e di Jacopo Ferretti.
Si dà poi spazio alle riscritture moderne della favola ad opera di Gianni Rodari, Angela carter, Roald Dall, Roberto Piumini ed Emma Dante.
Si può vedere come Cenerentola è stata rappresentata in immagini da Dorè, Dulac, Rackham, Luzzati, Roberto Innocenti, Bohdan Butenko, Květa Pacovskà, etc.
Sono anche esposti i bellissimi costumi di scena del teatro dell’Opera per la Cenerentola di Prokoviev e di Rossini e le marionette provenienti dal teatro Lalka di Varsavia, dal Teatro Verde di Roma e dalla fondazione Bibiana di Bratislava.
Troviamo la collezione di scarpette del Museo nazionale di arte orientale di Roma e anche la scarpetta realizzata dallo stilista Ferragamo per il film “Ever after. A cinderella story” con Drew Berry e Angelica Houston.
Ci sono le Cenerentole provenienti da varie parti del mondo (Giappone,Russia,Polonia e tanti altri paesi), i libri pop-up di Kubast e antichi libri-teatro in diverse lingue.
Insomma le cose sono talmente tante che la soluzione migliore è correre a vedere la mostra…senza perdere la scarpetta mi raccomando!
Per maggiori informazioni http://cinderellaexhibition2012.wordpress.com/