“Brucio.
Brucio, la fiamma mi erompe in petto, prendo fuoco.”
Tommy è un ragazzo di diciassette anni a cui un incendio ha portato via tutto, la famiglia, la propria identità, l’innocenza di bambino, lasciandolo sfigurato e spezzato dentro. Rimasto solo, visto da tutti come un mostro, senza alcun parente ad accudirlo, Tommy comincia ad essere rimbalzato da un istituto all’altro, da una famiglia affidataria all’altra in un turbine di guai, ingiustizie e dolore.
Fino a che un giorno, il destino, o qualsiasi cosa in cui vogliate credere, lo porta in un piccolo paese della provincia di Asti, un paese che “sembra la morte che si adagia sulle colline” e viene accolto dai Cotta, una famiglia perbene composta da madre avvocatessa, padre vigile del fuoco – l’ironia – e Andrea, coetaneo di Tommy.
Nonostante tutto, i guai seguono Tommy come un’ombra maligna e per una serie di casi e pregiudizi, il ragazzo viene preso di mira da un ispettore di polizia che sembra proprio non volergli dare tregua. E così, la storia di Tommy prende il volo, con i ritmi di un thriller e la profondità devastante di un libro per ragazzi scritto in maniera impareggiabile. C’è suspense, mistero e anche amore, ma soprattutto la forza dei protagonisti tutti è coinvolgente anche se a tratti disperata.
Christian Frascella infila una parola dietro l’altra tessendo trame e sottotrame con un ritmo incalzante. Sa essere delicato e tenero ma anche spietato nel descrivere abusi e tormenti di una storia davvero non facile.
Brucio è edito da Mondadori nella collana Chrysalide, dedicata agli adolescenti e non solo. È consigliato a chi ama le storie mature, complesse, con un ritmo adrenalinico – in fondo, il libro si svolge in una sola settimana – e a chi riesce a guardare oltre le apparenze e a trovare l’innocenza e la purezza anche in mezzo alle ceneri.
“Ma – incredibile – in tutta questa morte ho trovato la vita”.