Siamo a San Francisco? No, a Gotham City, almeno per un giorno. Il 15 novembre il piccolo Miles Scott entra con il padre in un negozio di giocattoli per comprare il vestito di Batman che sognava da tempo ma inaspettatamente il padre gli passa il telefono. La chiamata è di Greg Suhr, capo della polizia di San Francisco , che gli dice seriamente: Abbiamo bisogno di te!
Usciti dal negozio, frena lì davanti la Batmobile e dentro questa c'è Batman in persona che inviterà Miles a seguirlo in una serie di avventure in giro per la città.
Ma chi è Batkid? Miles è un bambino di cinque anni, da giugno è in convalescenza dopo le cure per una forma di leucemia che lo ha colpito a 18 mesi; ora sta meglio e l’associazione Make-A-Wish ha messo in moto per lui l’intera città di San Francisco (e non solo), realizzando il suo sogno di essere un supereroe e per Batman e Batkid il lavoro da fare in un solo giorno è tanto.
Per prima cosa i supereroi salvano una donna che è bloccata sui binari del tram, imbavagliata e legata a una bomba. I due la liberano in fretta e rendono innocua la bomba ma non c’è troppo tempo da perdere perché in città sono tornati i due storici nemici di Batman: l’Enigmista e Pinguino. Il primo sta svaligiando una banca, il secondo ha rapito e imprigionato Lou Seal, la mascotte della squadra di baseball dei San Francisco Giants: per entrambi c’è poco da fare con Batkid in città!
La giornata, accompagnata da messaggi e videomessaggi di incoraggiamento, compreso quello del presidente Obama, si è conclusa, tra la folla acclamante di fronte al municipio, con la consegna delle chiavi della città da parte di Ed Lee, sindaco di San Francisco, e con il dono di 10 mila dollari, devoluti da un’azienda di abbigliamento, per le cure che dovrà ancora ricevere Miles.
La giornata di Batkid è stata seguitissima negli Stati Uniti e ha commosso in molti anche oltreoceano, dando dimostrazione dell’ottimo lavoro di Make-A-Wish, una onlus che realizza i desideri di bambini affetti da malattie molto gravi dal 1980, con la consapevolezza che un desiderio esaudito non porta al bambino gravemente malato solo un momento di gioia ma spesso ha anche un forte impatto positivo dal punto di vista clinico. Make-A-Wish è presente anche in Italia dal 2004 e nel loro sito potrete scoprire tutti i sogni che hanno già realizzato e come sostenerli per realizzarne molti altri ancora.