Ottorino è una meravigliosa oca maschio di razza Tolosa di oltre otto chili e dal lungo collo e la sua è una storia di coraggio e riscatto, di ingegno e accoglienza delle differenze.
Durante una notte scura Ottorino lotta con una volpe che aveva attaccato le oche della fattoria, si para davanti all’animale e combatte, emette soffi e grida. Ma l’oca ha la peggio, perché la volpe gli trancia il becco con un morso. Per giorni e giorni, sotto le cure amorevoli della proprietaria della fattoria Ottorino non riesce a mangiare né a bere ed è molto indebolita. Il fattore si rivolge dunque al veterinario Alberto Briganti, che mai si era trovato davanti un caso simile. E occorreva fare presto. Capì subito che era necessaria una protesi e qui l’ingegno ha risolto una situazione che poteva sfociare in dramma per l’animale.
“Ho deciso di utilizzare il rame perché è ben modellabile – ha raccontato il veterinario -, è un materiale che sono abituato a usare per i miei hobby”. Dopo il modello in carta velina e il calco, ecco dunque il becco di rame, che il medico cuce ad Ottorino con un filo d’acciaio per uso ortopedico.
Il miracolo è che Ottorino ha subito familiarizzato con la protesi e dal giorno successivo all’impianto ha ripreso a mangiare e bere da solo e con il passare del tempo è divenuto più forte di prima. E anche gli altri animali della fattoria, a cominciare dalle oche, lo hanno accolto subito dimostrando di non avere alcun problema di fronte a quel becco artificiale.
Da questa lezione di superamento degli ostacoli e di integrazione delle differenze è nato un libro: “Becco di rame” che racconta le vera storia di Ottorino (50 pagine con illustrazioni a colori e un cd allegato). Non solo è uno dei libri più venduti tra le strenne natalizie, ma, oltre che nelle scuole, è anche entrato in alcuni ospedali pediatrici portando il suo messaggio.
Becco di rame parla ai bambini di temi importanti come l'amore e la natura, il rispetto per gli animali, la diversità e la condivisione