“Essendo molto bello di natura, non ho mai creduto di dover fare più di tanto per il mio corpo, per la cura della mia immagine, vincente da sé. Inoltre sono stato sempre convinto che non bisogna dare troppa importanza all’apparenza che, come dice un vecchio proverbio, inganna. Sulla base di queste mie opinioni, ritenevo superfluo dover fare il bagno e, ancor di più, spazzolare ogni giorno il mio pelo”
Come dargli torto?
A parlare è uno Yorkshire, un cane piccolo ma molto sicuro di sé. Si chiama Matisse, come il famoso pittore francese, ma anche (e all’inizio la cosa non gli andrà proprio giù) come uno degli Aristogatti! È proprio Matisse a raccontarci la sua storia: la nascita in compagnia di altri cuccioli, il calore della sua mamma e il momento della separazione, quando viene affidato alle cure amorose di una Signora (che da subito gli ispira affetto e simpatia) e della figlia, la signorina Gambalunga.
Matisse è un cane intelligente e ci mette poco tempo ad abituarsi alla nuova vita: fa il bravo in casa, ma si sfoga in giardino, dove può liberare le povere piante dai vasi e dove può nascondere qualche osso e altri suoi piccoli tesori, mettendoli al sicuro. Dato che si comporta bene, pretende giustamente di essere trattato altrettanto bene: in casa ha la sua poltrona, intoccabile, e i suoi pasti devono essere ben conditi perché anche lui sa distinguere la buona cucina dai prodotti di seconda scelta.
È difficile tenere chiuso in casa un cagnolino così, gli si potrebbero quasi dare le chiavi, per farlo uscire e rientrare a suo piacimento: Matisse diventa ben presto autonomo e, vivendo in un piccolo paese di provincia, spesso esce anche da solo, ormai conosciuto e amato (anche se non sempre) dai vicini e da tutto il paese. Non ama farsi fare il bagno, né essere tosato, ma riconosce anche lui che quando è pulito e profumato attira molti più sguardi per strada e, visto che è un po’ vanitoso, alla fine gli piace.
Ma non vi dico tutto, perché Matisse si è preso la briga di raccontarvi da solo la sua storia e se parlo troppo poi me lo ritrovo sotto la porta di casa, ad abbaiarmi tutta la notte.
La sua storia si intitola Matisse a quattro zampe, l’autrice si chiama Tiziana Cazzato, vive a Specchia, in provincia di Lecce, e ha già pubblicato due libri (Macchie d’inchiostro e Fiori di campo), ma questo qui è il suo esordio nella narrativa per bambini. Sfogliando le pagine, ci trovate anche alcune illustrazioni di Valentina D'Urbano che vi fa vedere Matisse così com’è, con il suo muso buffo e furbo. Il libro è fresco di stampa, grazie a Lupo Editore (una casa editrice pugliese, attiva ormai da vent’anni, che ha sempre posto molta attenzione nella narrativa per l’infanzia, pubblicando, tra l’altro, Un duetreStella, una rivista-laboratorio molto ben curata e che meriterebbe di girare di più). Lo trovate (a parte, ovviamente, on-line) distribuito in tutte le librerie più grandi, basta ordinarlo.
Buona lettura e, come dice Matisse, meglio un cane-scrittore che uno scrittore-cane.