Il 31 luglio di settanta anni fa moriva Antoine de Saint-Exupéry, conosciuto in tutto il mondo come lo scrittore de Il Piccolo Principe. Un romanzo che non smette di incantare nonostante gli anni, tradotto in più di duecentoventi lingue e citato a proposito (ma molto più spesso a sproposito, tocca ammetterlo) in qualunque anfratto del web e nella realtà.
Se tuttavia vi ritrovate tra quelle poche persone che non hanno ancora mai avuto modo di leggerlo, non temete: la casa di produzione Lucky Red ha da poco annunciato la trasposizione cinematografica di questo grande classico, suggerendo l’uscita nel gennaio del 2016.
Del capolavoro di de Saint Exupéry lavoreranno disegnatori della Disney, della Dreamworks e della Pixar, in un lavoro collettivo che vede l’uso dello stop motion e dell’animazione digitale, per la regia di Mark Osborne, il regista del fortunato Kung Fu Panda.
Ci troviamo di fronte a un progetto ambizioso, che peraltro tocca un classico della letteratura per ragazzi (e non) che ha già subìto le contaminazioni da parte di altri media. In Giappone infatti, alla fine degli anni ’70, venne realizzato Hoshi no ojisama Petit Prince, un anime ispirato al Piccolo Principe e trasmesso anche in Italia negli anni ’80.
In Francia invece, la serie Le Petit Prince era composta da poco più di cinquanta episodi e venne mandata in onda la Vigilia di Natale nel 2010.
Entrambe le storie raccontano la vicenda de Il Piccolo Principe, ma attraverso una messa in scena differente: da un lato troviamo la serie giapponese dalle atmosfere intime tipiche dei prodotti di quel decennio, dall’altro il freddo digitale, più curato ma certamente meno intenso dal punto di vista emotivo.
Come sarà il nuovo Piccolo Principe? Non ci resta che attendere, e nel frattempo rileggiamoci i passi più belli di questo romanzo senza tempo, festeggiando così uno scrittore che continua a vivere nel cuore di ogni bambino.