David Hockney, Martin Gayford, illustrazioni di Rose Blake, Alla scoperta delle immagini. Dalle caverne a internet, Babalibri
Chi si trova alla Bologna Children’s Book Fair, in corso dall’1 al 4 aprile, vedrà nella vetrina del Bologna Ragazzi Award un libro veramente speciale: il vincitore della sezione New Horizons è infatti A History of Picture for Children, con i testi di David Hockney e Martin Gayford e le illustrazioni di Rose Blake, un libro edito in Inghilterra da Thames & Hudson e arrivato in Italia grazie a Babalibri.
È una bella conferma la pubblicazione di Alla scoperta delle immagini (questo il titolo dell’edizione italiana) nel catalogo Babalibri, casa editrice che sin dalla sua nascita si è proposta di offrire ai bambini italiani una letteratura straniera di qualità. Questo titolo non poteva che farsi notare anche da chi ogni giorno, per lavoro e per passione, sfoglia libri su libri, entrando nella terzina dei candidati e poi vincendo il premio ORBIL – premio attribuito ogni anno dalle librerie indipendenti per ragazzi costituite nell’associazione ALIR – nella categoria Divulgazione.
Una personale storia delle immagini
Nell’introduzione del volume è lo stesso David Hockney, noto artista britannico, a presentarsi e a presentare l’opera: il libro nasce dalle conversazioni con il suo amico Martin Gayford, critico d’arte.
Il libro non vuole essere un volume di storia dell’arte tradizionale e non rappresenta quindi le opere in ordine cronologico, ma è una riflessione sulle immagini e in quanto tale presenta il punto di vista totalmente personale di chi l’ha redatta e invita chi la legge a commenti e riflessioni, oltre che a sviluppare un proprio punto di vista.
Ogni volta che guardiamo un’immagine adottiamo un nostro personale punto di vista, la interpretiamo. Si tratta di una delle cose più piacevoli da fare con l’arte, ed è il motivo per cui io non ho mai smesso di occuparmi di immagini.
Le immagini sono antiche
Pur non seguendo un filo cronologico, la riflessione di Hockney comincia dal constatare come le immagini siano antiche (“forse addirittura più antiche del linguaggio”) e come l’artista che dipinse un toro 15000 anni fa sulla parete di una caverna a Lascaux in Francia debba prima di tutto aver osservato attentamente l’animale. Per creare un’immagine, però, conta anche il punto di vista dell’artista e così, con un grande balzo temporale, Hockney fa l’esempio della civetta dipinta da Pablo Picasso nel 1952.
Il dialogo sulle immagini procede seguendo alcune linee guida che danno vita a 8 capitoli (A proposito delle immagini, Tracciare segni, Luci e ombre, Osservare lo spazio, Specchi e immagini riflesse, Pittura e fotografia, Immagini in movimento, La storia continua). Tanti gli interrogativi che si susseguono nella conversazione tra Hockney e Gayford, dal perché creiamo immagini, al che cosa renda interessante un tratto, dall’uso della luce alla composizione della scena… Il presente, con la forte presenza della tecnologia e delle immagini digitali, porta nuove domande sul futuro, ma – pur nell’incertezza di quel che sarà – questo viaggio ci porta a una certezza:
Il fatto che l’uomo abbia da sempre prodotto immagini, dai tempi della Preistoria sulle pareti delle caverne e poi fino a oggi tramite tablet, smartphone, computer, è qualcosa di misterioso. Noi amiamo le immagini ed esse conservano un fascino inspiegabile, una magia che continua nel tempo e fa sì che non scompaiano. Né mai scompariranno.
Tre voci, un dialogo
All’interno del libro l’uso di differenti font permette di distinguere molto chiaramente le due voci del dialogo, a queste si aggiungono le illustrazioni di Rose Blake che si rappresenta come una piccola bambina rispetto alle figure di Gayford e Hockney, assumendo quindi il punto di vista dei piccoli lettori a cui il libro è destinato.
Data la centralità delle immagini nel volume, queste trovano un ampio spazio, sia nella riproduzione di opere più o meno celebri e dall’ampio raggio storico e geografico, sia nelle illustrazioni originali di Rose Blake che catturano l’attenzione dei bambini, guidandoli nel viaggio intrapreso.
Essendo assunto, come dicevamo all’inizio, un punto di vista personale, all’interno della storia troveranno spazio anche diverse riflessioni di Hockney sul proprio percorso artistico e su alcune sue opere.
Non è la prima volta che Rose Blake ha a che fare con il poliedrico artista britannico: in occasione della retrospettiva su Hockney presso la Tate Modern di Londra nel 2017, è stata affidata a lei la realizzazione di un activity book (Meet the Artist: David Hockney) edito appunto da Tate Publishing. Alla scoperta delle immagini. Dalle caverne a internet è invece la versione semplificata e per bambini di un precedente lavoro, edito in Italia da Einaudi con un volume di 350 pagine (David Hockney, Martin Gayford, Una storia delle immagini).
Sia a livello di linguaggio che a livello figurativo il libro pubblicato da Babalibri riesce a rivolgersi in maniera chiara e coinvolgente ai piccoli lettori, diventando anche un valido aiuto per chiunque voglia usarlo a livello didattico. Consigliato dagli otto anni circa.