“A corto di libri” è un concorso nazionale, giunto quest’anno alla sua quinta edizione, che unisce cortometraggi e biblioteche per raccontare tramite brevi video che esperienza magica e fondamentale sia la lettura e che patrimonio preziosissimo siano le biblioteche. La quinta edizione è stata promossa da AIB – Associazione Italiana Biblioteche, insieme a FST Mediateca Toscana, Libreria Libriliberi di Firenze; Progetto nazionale Nati per Leggere; Regione Umbria; Cepell – Centro per il libro e la lettura; ANCI e Gallucci editori. Tantissime associazioni che credono nell’importanza della lettura come strumento di formazione, crescita ed arricchimento personale e nelle biblioteche come luoghi divertenti e ricchissimi di sorprese. Perché ci si può allontanare dall’immaginario della biblioteca come posto noioso di studio e silenzio e dallo stereotipo della bibliotecaria arcigna per scoprire che invece si può viverle come luoghi di relazione e di piacevole scoperta.
Il 19 maggio al Salone del libro di Torino sono stati proclami i 4 corti vincitori. Eccoli qua: per la categoria documentario ha vinto “Un giorno alle muse”; per la categoria soggetto il vincitore è stato “liberando libri”, per la categoria pubblicità “MLOL medialibraryonline” e per la categoria Nati per leggere è stato premiato “Il gioco di leggere…topolini di bibilioteca”. La motivazione per il vincitore di Nati per leggere è stata: "Per una narrazione coinvolgente, di grande forza emotiva e comunicativa, e per non aver in alcuna maniera modificato o edulcorato la realtà della vita quotidiana di una biblioteca."
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I corti ci mostrano come i libri sanno emozionare, sorprendere, divertire, portarci in mondi lontani, farci sognare e rimanerci nel cuore. In più se letti insieme a qualcuno di speciale possono creare relazioni profonde e durature e questo vale soprattutto per i piccoli. Per loro la lettura ad alta voce in compagnia di un grande (oltre che strumento di formazione di abilità cognitive e linguistiche) è un’ esperienza unica e preziosa, che sa divertirli, far vivere grandi emozioni e fa germogliare quel seme dell’amore per i libri che è un dono bellissimo da portarsi in giro nella propria vita da grandi. Non so a voi ma a me è venuta voglia di andare in biblioteca!