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Happy birthday, Mr. D’Annunzio!

Lo scrittore abruzzese compie 150 anni. Ricordiamo insieme la sua grande passione per il teatro.
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Il 12 marzo, fra una settimana esatta, compirà 150 anni e non avete certo bisogno che ve lo presenti: Gabriele D’Annunzio, classe 1863, è stato uno scrittore così famoso, ma così famoso, da diventare leggenda prima ancora di morire.

Forse, però, non tutti sapete che – oltre ai romanzi e alle poesie – D’Annunzio ha scritto pure dei drammi e ha amato il teatro così profondamente da farsene costruire uno all’aperto nel giardino della sua villa! «Una conca marmorea sotto le stelle», ecco come lo immaginava. E se fate un giro al Vittoriale, sul lago di Garda, troverete questo immenso anfiteatro, simile a quelli dell’antica Grecia, occupare un angolo di parco con una vista mozzafiato.  

Non è certo un caso se il suo edificio teatrale somiglia proprio a quello greco. Dopo aver letto La nascita della tragedia di Nietzsche, dopo aver visto le rappresentazioni dei classici messe in scena al festival delle Chorégies di Orange, dopo aver viaggiato lui stesso in Grecia nell’estate del 1895 – D’Annunzio aveva finalmente realizzato che tipo di teatro sarebbe stato il suo: un teatro tragico e di poesia che richiamasse con forza la ritualità e i miti di quello antico, di Eschilo e di Sofocle, ma allo stesso tempo pieno di  modernità.

Il nostro festeggiato non si limitò solo a scrivere: fu pure una specie di regista prima ancora che la regia fosse inventata. Curò infatti ogni aspetto dei suoi spettacoli: la scenografia, i costumi, le luci, la musica, la coreografia, la recitazione. E, a proposito di recitazione, chi può dimenticare la sua tormentata love story con la divina Eleonora Duse?   

Sentite cosa scrive nel suo romanzo Il Fuoco, ispirato proprio alla relazione con l’attrice: «Vorrei che, come le creature di Eschilo portano in loro qualcosa dei miti naturali ond’escirono, le mie creature fossero sentite palpitare nel torrente delle forze selvagge, dolorare al contatto della terra, accomunarsi con l’aria, con l’acqua, col fuoco, con le montagne, con le nubi, nella lotta patetica contro il Fato che deve esser vinto, e la Natura fosse intorno a loro quale fu veduta dagli antichissimi padri: l’attrice appassionata di un eterno dramma».

Che altro aggiungere? Buon compleanno D’Annunzio!

 

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