Carissimi lettori,
questa mia finestra, dalla quale getto confetti e acido sul mondo della scuola italiana, inizia dal presente articolo a registrare fatti di storica importanza. Ma quali dimissioni del Papa! Ma quali elezioni politiche! Persino l’innegabile portata culturale del Festival di Sanremo perde la sua importanza di fronte all’epocale evento di cui andrò a narrarvi, passo per passo.
Di cosa stiamo parlando? Ma del mio esame di maturità, carissimi! L’esame che ufficialmente andrebbe chiamato Esame Di Stato (EDS), tanto per ribadirne pomposamente la inutilità portata a livello nazionale. Quindi: tappa dopo tappa, infarto dopo infarto, ecco che potrete fare un tuffo nel magico mondo della quinta liceo, ritornare a pensare ai bei tempi, farvi sfuggire una furtiva lacrima di nostalgia per quella volta che potevate prendere a zainate la compagna di classe oca, e non l’avete fatto.
In questa puntata ci occuperemo delle materie che sono uscite in seconda prova, perché sono le uniche certe al mille per mille. Se un alunno frequenta il liceo classico o lo scientifico, ad esempio, c’è sempre quel brivido di tensione ad accompagnare il verdetto. La grande questione dei classicisti si risolve in: greco o latino? Latino o greco? Lateco o gretino? O cretino? E così via fino al degenerare completo delle facoltà intellettive. Lì le preferenze sono più relative che mai, giacché c’è chi va meglio nella traduzione di una o dell’altra materia a seconda dell’inclinazione. Di solito i ragazzi sono più sollevati se esce il latino, ma non si sa mai.
Da un po’ di tempo a questa parte ha iniziato a serpeggiare il sospetto di un’ alternanza: un anno esce greco, quello dopo latino, poi greco, poi latino e così via. Tutto ciò ha segnato profondamente il modo di ragionare dei ragazzi, sono circolate leggende metropolitane su complotti ministeriali, oltre ad aver causato ovviamente gravi problemi al mondo delle scommesse scolastiche.
Allo scientifico le cose si complicano: cosa potrà mai uscire? Spesso si pensa alla matematica dura e pura, ma chi lo sa… potrebbe esserci chimica. Biologia. Fisica. Fetologia. Quantistica. Biologia molecolare. Alchimia. Poziologia. Difesa dalle Arti Oscure. Insomma, gli studenti scienziati sono quelli più sotto pressione, il che porta a frequenti crolli nervosi dei maturandi, fino all’inevitabile scoperta che tanto, inutile girarci attorno, esce sempre la matematica dura e pura (o forse è proprio questo a causare i crolli?).
Infine, fra le esperienze forzatamente limitate che qui registriamo agli onori della cronaca, ci sono i miei colleghi del linguistico. Signori, qui siamo al limite del capolavoro. So che la curiosità vi divora da dentro, vi ribolle nel sangue, vi lacera le vene. Ebbene, volete sapere quali strabilianti combinazioni possono essere fatte per sapere cosa uscirà? Vi avverto, sono ipotesi basate su delicatissimi calcoli matematici. Il modello scientifico su cui ci basiamo per svelarvi in anteprima la seconda prova del linguistico – attenzione, non solo di quest’anno, ma di tutti quelli a venire – deriva dalla tecnica che Alan Turing utilizzò per decodificare i messaggi criptati dei Nazisti. Rullo di tamburi, per favore!
…
LINGUA STRANIERA!
Sì, cari lettori, la seconda prova del liceo linguistico è e sara sempre, nei secoli dei secoli, lingua straniera! So che la portata di tale rivelazione è difficile da metabolizzare, dunque vi lascerò il tempo per riprendervi. Nell’attesa, tenete d’occhio questa rubrica per i diari della gente matura.
Alla prossima!