La casa editrice Babalibri è nata nel 1999 a Milano, ed è l’anima italiana della casa editrice francese L’école del loisirs; la casa Babalibri è speciale, somiglia a un porto, a un luogo di scambio. Qui arrivano le storie più belle scritte nel Regno Unito, in Francia, in Germania, in Giappone, negli Stati Uniti, storie che vengono poi donate ai lettori italiani.
Sulla soglia di questa casa-porto, Francesca Archinto intercetta quello speciale ingrediente che non fa finire la storia quando si chiude il libro, servendosi di esperienza, intuito e un po’ di coraggio. Il vento che soffia sul mare delle storie parla di rispetto e di amore non soltanto per il lavoro di ogni artista, ma per il bagaglio di esperienze personali, per il modo particolare di vivere e di immaginare che fanno di quell’uomo un artista. Così, appena qualche passo lungo il molo di questa casa-porto, ecco che ci accolgono le voci di grandi autori come Claude Ponti (La mia valle, La tempesta, La notte degli zefirotti e tanti altri):
Le mie storie sono racconti ambientati nel meraviglioso che parlano di vita interiore, di emozioni e di infanzia così che ogni bambino abbia la possibilità di leggere ciò che vuole nelle illustrazioni: in questo modo, i personaggi e i sogni diventano i suoi.
Mentre Mario Ramos (Sono il più forte! , A letto, piccolo Mostro!, Mamma! e tanti altri) ricorda che quello che davvero gli interessa è raccontare una storia attraverso le illustrazioni. Anche quando realizzo un manifesto o un disegno satirico, dietro c’è sempre una piccola storia. Un buon disegno è prima di tutto una buona idea. Senza dimenticare l’humor e la semplicità (che paradossalmente chiede un sacco di lavoro). Bisogna essere molto umili nei confronti della creazione: si prendono le idee che sono là fuori, intorno a noi. Il mio compito è di renderle visibili. Con una matita e un foglio di carta tutto è possibile. È magico!
Quando arriva la sera, sulla casa-porto Babalibri si accende il faro e mi piace pensare che il custode del faro sia Leo Lionni (Piccolo Blu e Piccolo Giallo, Pezzettino, Guizzino, e tanti altri), che ama raccontare…
…di tutte le domande che mi sono state rivolte come autore di libri per bambini, la più frequente senza dubbio è: “come vengono le idee?”
Molte persone sembrano credere che il modo in cui si ottiene un’idea sia allo stesso tempo misterioso e semplice. Misterioso, perché l’ispirazione si pensa provocata da un particolare stato di grazia concessa solo alle anime più fortunate. Semplice perché si crede che le idee caschino dentro la testa, già tradotte in parole e immagini, pronte per essere trascritte e copiate sotto forma di libro con tanto di pagine finali e copertina. Niente è più lontano dal vero. Talvolta, dall’infinito flusso della nostra fantasia, all’improvviso emerge qualcosa di inaspettato che, per quanto vago possa essere, sembra contenere una forma, un significato e, più importante, un’irresistibile carica poetica. Il senso di fulmineo riconoscimento grazie al quale trasciniamo questa immagine fino alla piena consapevolezza, rappresenta l’impulso iniziale di tutti gli atti creativi… Altre volte, devo ammetterlo, la creazione di un libro si trova nell’improvvisa e inspiegabile voglia di disegnare un certo tipo di coccodrillo.