Titolo:Gli zombi non piangono
Autore: Rusty Fischer
Editore: Giunty Y
ISBN: 9788809768857
Num. Pagine: 243
Prezzo: 12 euro
Trama: Maddy Swift è una studentessa un po’ imbranata, che frequenta il liceo della tranquilla cittadina di Barracuda Bay e ha una cotta per il nuovo ragazzo della scuola. Quando Stamp la invita a una festa, la sua vita è destinata a cambiare per sempre. Piove a dirotto e Maddy, tutta agghindata, esce di nascosto dal padre. Dopo essersi persa diverse volte, finalmente intravede le luci della festa e viene colpita in pieno da un fulmine. Appena si risveglia, si ritrova con la faccia in una pozzanghera, stordita e completamente inzaccherata. Ma il fango è l’ultimo dei suoi problemi: è quel buco fumante nel cranio, il cuore che non batte più e i polmoni che non funzionano a farle sorgere qualche sospetto… Una volta a casa, dopo una rapida ricerca in rete, scopre con raccapriccio di essersi trasformata in una delle creature che più la spaventano: una morta vivente. Gli zombi non piangono, ma fanno ridere tantissimo.
Che ne penso? Questo è uno di quei libri talmente imbarazzanti da farti urlare “perché ho gli occhi?”. Davvero, se non avessi esaurito da tempo le mie lacrime su libri altrettanto penosi, a questo punto starei piangendo sangue.
“Gli zombi non piagono” è però anche il paraGNormal romance che aspettavo da tempo: quello che dopo i vampiri, dopo gli angeli, dopo i demoni, dopo le puzzole… sì vabbé avete capito. Quello che avrebbe coinvolto gli zombie. Zombie adolescenti, per essere precisi.
Perché si sa, qualcuno in alto deve aver deciso che gli Young Adult sono libri per decerebrati, dunque costringe qualcun altro di più basso nella catena alimentare editoriale per a cercare rare perle di schifezza come questo libro, importarlo in Italia, tradurlo e dirci che è una figata. NO. Io mi sento offesa da tutto questo.
Ma parliamo della storia: Maddy è una normalissima adolescente come tante, grazie a Cthulhu non è bella/perfetta/meravigliosa, ma è anche la classica ragazza tranquilla che ha un’amica un po’ cafona e che la comanda a bacchetta (sembra la mia adolescenza, GRAZIE TANTO LIBRO). Sta di fatto che sono morte ben due compagne di classe a poche settimana di distanza l’una dall’altra e tutto questo genera un po’ di superstizione nella scuola.
Allora Maddy, che frequenta la classe di economia domestica, tra un pasticcino e l’altro si accorge che Dalhia e Scheletro, altri due compagni di classe, non sono esattamente così normali. Ma dopo tutto cosa c’è di normale in una come Maddy, che va a disegnare le lapidi a carboncino al cimitero?
Poi DUN DUN DUNNNN: momento topico. Maddy diventa una Mary Sue. Infatti entra in scena Stamp (che io continuavo a chiamare Stampella, ma ok) , giovane, bello, aitante, dolce, con un tirabaci alla Superman e kicker della squadra di football. Uno che non dispiacerebbe nemmeno a me, per dire, ma NO, lui prende una bella sprangata per Maddy. Ridicolmente Stamp è un bel personaggio, confesso che non mi è dispiaciuto ed è l’unico che ha attirato le mie simpatie, anche perché un ragazzo del genere non esiste. Un po’ come Christian Grey, ma meglio. E poi ha il tirabaci nghhhh.
Vabbé, saltiamo tutta la scena in cui CASUALMENTE Stamp e Maddy si incontrano sotto casa e lui la invita a una serata… passiamo a dopo, quando lei cerca di raggiungerlo sotto una pioggia torrenziale, un fulmine la becca in pieno, lei ci rimane secca e dopo qualche ora… si risveglia zombie.
Avete letto bene: la scusa allo zombismo di questo libro è l’elettricitù, che poi finisce in una guerra di taser tra zombie buoni e zombie kattivissimi, gli Zerker, ovvero Dalhia e Scheletro.
C’è la storia d’amore? Ovviamente sì, poteva mancare? Ma è addirittura un triangolo siore e siori, Maddy infatti non saprà accontentarsi solo del buon Stamp, ma si terrà pure Dane, l’aitante zombie aka ragazzo più figo della scuola che l’aiuterà a fare fuori i kattivi.