Cari kids, molti di voi mi hanno scritto per segnalarmi che non ho mai dato una definizione chiara e precisa di pirata. Avete ragione, chiedo scusa. È che era così grande la voglia di parlarvi di un pirata alla volta che l’ho dato per scontato. Errore mio.
Prendo una lista che ho trovato in giro per la rete ieri, grazie all’amico Emilio Funk.
Beh, che fa di un pirata un pirata?
1- Le candele più luminose bruciano in fretta
Purtroppo i pirati non vivevano molto. Morivano combattendo, per le malattie o le infezioni o perché erano condannati a morte, quando venivano catturati. Ma di certo non erano spaventati, quei 2-5 anni di avventura valevano il gioco.
2- Il codice
I pirati avevano veramente un Codice, anche se è meglio dire “dei codici“. Regolavano i ruoli e la vita sulle navi, come si spartivano i bottini e, ad esempio, la sera dopo le 8 non si poteva bere (chi ci crede, ahahah!). Niente donne sulle navi, inoltre e i litigi andavano conclusi a terra, combattendo.
3- No Anarchy
Sulle navi pirata non c’era anarchia. Oltre al capitano della nave c’era un quartiermastro, ovvero l’ufficiale che si prendeva cura della nave (che ci fossero sempre tutti i materiali e il cibo necessari, ad esempio), poi il primo ufficiale, il nostromo (l’ufficiale più vecchio, ma non per forza il più importante), il cannoniere e il navigatore (quello che seguiva e tracciava la rotta!).
4- Pirata per scelta
La maggior parte dei pirati si arruolava per scelta, non era obbligata. Molti, certo, davanti al giudice hanno sempre sostenuto di essere stati costretti, davanti alla morte. Ma c’è da dire che i pirati promettevano ricchezze facili e condizioni di vita più libere di quelle dei mercanti o dei marinai… e a molti uomini non interessava tanto di più.
5- Pirata e gentiluomo
Alcuni dei più famosi pirati che la storia conosce, erano Sir di sua maestà il re o la regina d’Inghilterra. Ricordiamo Sir Francis Drake (il primo capitano a fare il giro del mondo, visto che Magellano, qualche anno prima, era morto per mare), ma anche Sir Walter Raleigh, Sir Henry Morgan e Sir John Hawkins.
6- Orecchini
I pirati erano convinti che il vino rosso fosse un’ottima medicina e che indossare oggetti d’oro e di argento aumentasse la loro forza, per questo portavano orecchini, bracciali e collane. Quello che è vero, piuttosto, è che se un pirata ne vedeva un’altro con molti monili, capiva che quell’altro era sopravvissuto a molti scontri… non era affatto da sottovalutare.
7- Passerelle e pappagalli
Sebbene a tutti ci piaccia immaginare i pirati con un pappagallo in spalla, a dire il vero quelle volte che i pirati avevano un pappagallo era solo per poi rivenderlo nei mercati, valevano molto. Invece sulle navi era facilissimo trovare dei gatti, che si mangiavano i topi. Altro piccolo mito da sfatare è quello che i pirati spingessero in mare i propri prigionieri facendoli passare su una passerella, punzecchiandoli con le loro lame. Di solito li torturavano e poi li gettavano direttamente in acqua.
Capito? Quindi, la prossima volta che parlerem di pirati, voi sarete molto più preparati sull’argomento, kids!