Ecco i risultati del global warming: piove e i fiumi straripano, le frane aumentano e l’acqua alta di Venezia raggiunge cifre record. Ma che sta succedendo? Io non lo so di preciso, ma limitiamoci ad osservare quello che l’uragano Sandy ha fatto nel nord america.
E poi lo sapevate che una settimana dopo, a New York è arrivata una bufera di neve? Negli USA, in tutto, si sono contati 54 morti, e di certo gli aspetti più gravi di questo uragano sono stati l’aumento continuo del livello del mare e la persistente durata dell’evento stesso.
Non dovrebbe essere un mistero: la ritirata dei ghiacciai è evidente (dimostrata attraverso una serie di foto scattate in anni diversi) e la presenza di anidrite carbonica nell’aria, la CO2, è in costante aumento (dovuto all’inquinamento prodotto dall’uomo). Questo chiaramente, provoca degli sbilanciamenti nel clima: più anidride carbonica vuol dire più caldo (d’estate e più freddo d’inverno) che vuol dire più ghiacci che si sciolgono: mari che cambiano di densità (rapporto tra acqua dolce, dovuta alla pioggia e al ghiaccio sciolto, e acqua salata). Quando i mari cambiano, cambiano le correnti marine e quindi i punti dove l’acqua evapora. Ovvero dove si formeranno i nuovi uragani, o le tempeste tropicali.
Questo è un lato del problema, l’altro lato è che gli uomini costruiscono in posti dove non dovrebbero: nei letti dei fiumi e sulle coste, lungo le pendici di monti e vulcani. Non certo una scelta furba.
Ricordo un bel cartone animato che parla di come l’inquinamento sia dannoso per l’ambiente: Ferngully. Nel regno delle fate, nella foresta amazzonica, tornano a credere all’esistenza degli uomini (dopo che li si credeva estinti) quando questi arrivano per iniziare a disboscare. Solo che all’interno di un grande baobab è sigillato un cattivissimo demone e, inavvertitamente, dei taglialegna lo liberano.
Una fata, Crysta, salva un giovane taglialegna, Zak, e dopo una serie di malintesi e di avventure, Zak capisce che la foresta va salvata dal cattivissimo Hexxus, lo spirito cattivo che era stato intrappolato dentro il baobab. Solo che, una volta fuori, Hexxus ha iniziato a cibarsi i tutto l’inquinamento prodotto dalle scavatrici e dai tagliatori di legna. Riusciranno a salvare la foresta?
Se volete, su youtube trovate tutto il film, in inglese e spezzoni in italiano qui e là. Ma che possiamo fare? Nel nostro piccolo molto: fare la raccolta differenziata, sprecare di meno e riparare, invece che buttare e comprare nuovo, prendere i mezzi pubblici o le biciclette piuttosto che le auto. Sono segnali, sono piccoli inizi. Ma lo sappiamo, è dai piccoli che bisogna partire.