Durante i giorni al Lucca Comics&Games si sono potute ammirare molte ragazze vestite con abitini che sembravano direttamente usciti dalle affollate strade di Osaka o dalle boutique più glamour di Shibuya: stiamo parlando dello stile Lolita, che da un po’ di anni si è insediato anche qui in Italia.
Ma di cosa stiamo parlando? La moda Lolita o, per dirlo alla giapponese ロリータ・ファッション, Roriita Fasshon, si contraddistingue per un abbigliamento caratterizzato da vestiario e accessori che sembrano venire da un’altra epoca, ed è curioso perché alla base di questa moda made in Japan c’è una forte ispirazione proveniente da periodo storici puramente occidentali, come il rococò o l’età vittoriana. Sarebbe però troppo riduttivo dare una definizione generale, in quanto di questo stile, che spopola letteralmente in Giappone, esistono tantissime varianti.
Una fra le più conosciute è sicuramente il sottogenere Gothic Lolita: i fan del manga Death Note ricorderanno sicuramente il modo particolare di vestire del personaggio Misa Amane, un chiaro esempio di Gothic Lolita, che utilizza vestiti neri o scuri e accessori che richiamano alla cultura gothic, come teschi, simboli religiosi o pipistrelli. Nel corso del Lucca Comics di quest’anno è stato presentato un bel libro per chi volesse approfondire l’argomento da un punto di vista più tecnico, scritto da un’appassionata di Gothic Loli tutta italiana: Gothic Lolita, Storia forma e linguaggi di una moda giapponese, di Gloria Carpita (casa editrice LaTorre).
Lo stile Sweet Lolita o Ama rori 甘ロリ invece va da tutt’altra direzione, prediligendo colori pastello come il rosa o il pesca, un trucco decisamente più leggero, accessori raffiguranti frutta, dolci o teneri animaletti. Potremmo continuare elencando i generi più disparati, come il Wa Lolita, che si ispira alla tradizione giapponese con trame di tessuto che ricordano i kimono; il Sailor Lolita, molto popolare, che include tratti tipici degli abitini alla marinaretta delle divise scolastiche accompagnato da simpatici accessori marinareschi, e l’ultima tendenza in fatto di Lolita Fashion, il Pirate Lolita, che fa spesso uso di accessori particolari che rimandano alla moda piratesca, come borsette a forma di forziere o cappelli a tricorno.
Per le strade di Tokyo si incontrano Lolite molto di frequente, a tal punto che nessuno si stupisce più di tanto quando vede una graziosa ragazza con parasole e cuffietta attraversare la strada, anzi, in alcuni quartieri si possono incontrare gruppi interi di Lolite che passeggiano spensierate; per le nostre Lolite la vita è molto più difficile, non solo per il costo talvolta molto alto degli accessori d’importazione ma per via dell’ignoranza di alcuni passanti. Per fortuna il Lucca Comics è un’oasi felice!