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Top 10: Quando il compito in classe s'avvicina

Consigli per compiti in classe scaramantici o concreti, a seconda del vostro sentire, della mia discrezione o dell'effettivo significato attribuibile
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Se lo scorso mese, in occasione del temuto rientro, abbiamo ritenuto cosa buona e giusta dare qualche consiglio ai genitori, stavolta ci rivolgiamo ai nostri stimati colleghi, ovvero gli studenti e gli alunni.

Scrivendovi in qualità di persona che fa parte del mondo della scuola® ormai da tanto tempo, con una lunghissima carriera nel campo dei cappuccini scroccati alla macchinetta durante l’intervallo, posso condividere con voi qualche strategia degna del miglior Milziade per rendervi meno dolorosi i compiti in classe o le interrogazioni.

Consigli che potranno essere scaramantici o concreti, a seconda del vostro sentire, della mia discrezione o dell’effettivo significato attribuibile:

1.  Consideriamo buona cosa indossare qualche gioiello, gingillo, portachiavi o simili che riteniamo porti fortuna. Non posso dire che cosa indosso io altrimenti perde il suo potere. Sappiate che sembra una banalità, e invece aiuta la fiducia in se stessi.

2. Consideriamo pessima cosa, anzi orrenda, sciagurata, infausta e assolutamente sconsigliabile la tremenda scena muta (equivalente al consegnare in bianco nelle prove scritte). Non fatelo mai, mai e poi mai: avete capito? MAI. Non è contemplato. Sarebbe come andare a costituirsi sapendo che ci aspetta l’ergastolo senza attenuanti. Ci sono molti modi di inventare qualcosa, trovate il vostro.

3. Il giorno prima del test, createvi una zona stress-free in cui fare quello che vi piace e rilassarvi senza ossessionarvi su quello che vi aspetta. Serve come rigenerazione dei neuroni (anche se sappiamo tutti che non si rigenerano, ma non rovinatemi la lista proprio adesso).

4. Scrivete un unico foglio, a mano o col computer a seconda di come vi trovate meglio, in cui riassumere gli argomenti molto schematicamente, secondo il vostro metodo. Sarà il punto di riferimento per sapere cosa dovete studiare, avere una mappa riassuntiva e ripassare, tutto in un solo pezzo di carta.

5. Se vi sono concesse le interrogazioni programmate, per intenderci quelle in cui siete voi a decidere la data della condanna, sfruttate l’opportunità il meglio possibile. Il trucco è: mai il primo giorno, mai l’ultimo. Ascoltare l’interrogazione di qualcuno prima della tua è una delle tattiche più utili del mondo, eppure pochissimi la sfruttano (è  una finezza universitaria, più che di superiori e medie). Arrivare alla fine, quando lo si poteva evitare, porta infiniti svantaggi: il professore è stanco, e se si accorge che siete sempre ultimi potrebbe iniziare a nutrire dubbi sulla vostra voglia di studiare/capacità organizzativa; a volte si va avanti col programma mentre si interroga, nel qual caso avreste tonnellate di argomenti in più da sapere; lo stress di portarsi avanti una materia a lungo spesso influisce sulle altre.

6. Siete sotto interrogazione. Il giorno prima avete preso in mano il libro solo per farvi aria, quindi state dicendo delle castronerie come mai essere umano di senno aveva mai detto prima d’ora. Ve ne state accorgendo? Bene, è già un passo in avanti. Qual è la prossima mossa da fare? Molto semplice: continuate a dire le vostre insensatezze, ma ditele bene, con la più assoluta e ferrea convinzione. Attenzione! Per mettere in atto questo trucco, occorre avere una discreta parlantina (lavorateci su e allenatela), o in alternativa un professore di un certo tipo. Avere entrambe le cose sarebbe l’ideale. Doppia attenzione! Con le prove scritte funziona meno, bisogna modificare la tattica e padroneggiare bene il linguaggio (la furbata più raffinata consiste nell’utilizzare frasi interpretabili, che vogliono dire tutto o niente, mischiate con tremende ovvietà. Prendete a modello un discorso elettorale).

7. Se possedete un paio di occhiali, indossatelo.

8. Ridete sempre alle eventuali battute che il prof fa mentre vi interroga, utilizzate sempre molti avverbi (che abbiano senso nel contesto) nelle verifiche scritte.

9. Il ripasso è bene. Il ripasso dieci secondi prima del test è male. Comincerà a nascere in voi il più acerrimo nemico della scuola, il (ta dan!) dubbio.

10. Bevete del tè – va bene sempre.

 

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