Fairy Oak. La storia perduta di Elisabetta Gnone, edito Salani, è un ritorno in grande stile nel meraviglioso mondo creato dall’autrice, proprio quello che ci voleva, dopo aver amato profondamente tutti i libri della saga, soprattutto da quando Salani li ha riproposti in nuove e meravigliose edizioni, piene di inserti illustrati e coloratissimi.
La serie di Fairy Oak: tutti i volumi
Andiamo con ordine. Di Fairy Oak, per chi non lo sapesse, sono usciti già diversi libri. La trilogia, diciamo così, canonica è formata dai seguenti volumi:
Il segreto delle gemelle
L’incanto del buio
Il potere della luce
A seguire, si sono aggiunti i cosiddetti Quattro Misteri di Fairy Oak, avventure singole, ognuna ambientata durante una stagione:
Capitan Grisam e l’Amore
Gli incantevoli giorni di Shirley
Flox sorride in autunno
Addio Fairy Oak
A questi bisogna aggiungere, poi, il volume extra Un anno al villaggio. Il diario di Vaniglia e Pervinca.
Ritorno commovente a Fairy Oak
Da vera fan della saga, non potevo che fare i salti di gioia all’idea di tornare a Fairy Oak con La storia perduta. 400 pagine letteralmente divorate, e dire che me lo sono anche centellinato per paura che finisse… ma con Fairy Oak e con la scrittura magnifica di Elisabetta Gnone è così: si rimane travolti, non si può che andare avanti, senza fermarsi.
Il volume è una sorta di seguel/prequel, perché ritroviamo le gemelle ormai anziane (e che cosa triste e bella vederle così cambiate ma anche così uguali a ciò che erano) che, grazie a una serie di vecchie foto, cominciano a raccontare una vecchia storia di quando erano ragazzine, subito dopo gli eventi della prima trilogia.
Le leggende affondano le radici nella verità.
La storia è raccontata, dunque, in due tempi: uno al presente, quando Vaniglia e Pervinca se ne stanno seduta nel salotto di Casa Periwinkle, a ricordare i bei vecchi tempi fatti di avventure, amicizia e amore, e uno al passato, in cui si svolgono le avventure delle giovani gemelle e dei loro amici, alle prese con un mistero che riguarda una balena, comparsa nelle acque davanti a Fairy Oak tanti tanti anni prima della loro nascita, e di alcuni personaggi, un misterioso ragazzo e un’altrettanto misteriosa ragazza, di cui ormai si è persa la memoria.
La storia è raccontata dal punto di vista di Vaniglia e di Pervinca, che si alternano nella narrazione e coinvolge tutti gli abitanti di Fairy Oak, tra cui anche la dolcissima fata Felì. È una vera e propria rimpatriata, che scalda il cuore e ti fa sentire a casa, proprio come accade con i libri di Elisabetta Gnone, un’autrice straordinaria, fra le mie preferite in assoluto.
Natura, sentimenti, avventura
La capacità di Elisabetta Gnone è quella, appunto, di far sentire il lettore a casa, fra amici, compreso, invitato a restare, amato. Non è una capacità di tutti gli autori. Molti libri per bambini o ragazzi puntano sull’avventura pura, sullo stupore, su un linguaggio contemporaneo, immediato, veloce, facile. Elisabetta Gnone all’avventura e allo stupore, al linguaggio perfetto per i bambini (ma anche per gli adulti) unisce i sentimenti, quelli veri, profondi, quelli che trasmettono appartenenza, amicizia, amore, comprensione.
Per amore! Per cos’altro uno sacrifica la propria vita?
Come sempre accade nei libri di Fairy Oak, anche ne La storia perduta è enorme l’importanza dell’ambiente: la Quercia parlante al centro del villaggio, le scogliere e il mare, la pioggia e il sole, gli orti lussureggianti e l’abbaiare spensierato dei cani… sembrano soltanto particolari, e invece insegnano ai bambini a osservare il mondo, a cogliere i segni, ad amare profondamente la natura che ci circonda (e a proteggerla, in futuro!). In particolare, in questa nuova magica avventura si parla di una balena e, dunque, dell’importanza del mare, della necessità di proteggerne le sue creature e della speranza che può venire proprio dai bambini.
La storia perduta è anche un racconto sulle origini, sul valore fondamentale della storia, della cultura, sulla necessità di andare oltre le apparenze, di sconfiggere i pregiudizi, e di spezzare le regole comuni, sempre alla ricerca della verità e delle radici profonde che, in fondo, ci uniscono tutti in quanto esseri umani, esseri viventi e, in generale, elementi di questo sconfinato e bellissimo universo. La Storia Perduta è un libro meraviglioso, non perdetevelo assolutamente.