Leigh Bardugo, Sei di corvi, Mondadori
Sei di corvi è il primo libro di una duologia ambientata nel Grishaverse, dove l’autrice Leigh Bardugo ha ambientato anche la Grisha Trilogy, che arriverà in Italia il prossimo anno (al momento solo il primo volume è stato tradotto). Nonostante questa duologia sia una sorta di spin-off della precedente trilogia, Sei di corvi può tranquillamente essere letto come storia a sé stante.
Sei di corvi racconta il colpo del secolo, quello che il protagonista Kaz Bekker, detto “Manisporche”, è pronto a mettere in atto per diventare ricco. Insieme ad altri cinque “Scarti”– Nina, Inej, Jasper, Mathias e Wyland – Bekker decide di intraprendere quella che, pur sembrando un’impresa impossibile, sarebbe un sacrilegio non tentare per un ladro efficiente e astuto come lui.
Ci troviamo a Katterdam, sull’isola di Kerch, dove nei bassifondi regnano il gioco d’azzardo, il commercio di schiavi e gli scontri tra bande, ed è qui che Kaz Bekker è diventato qualcuno, dopo un’infanzia difficile. Un vero demonio (è un ragazzo di appena diciassette anni), ha imparato, con il tempo, a mettere da parte qualsiasi sentimento o remora, per sopravvivere. Senza cuore, forse senz’anima, Bekker è temuto da tutti, è odiato, spesso è evitato anche da chi fa parte della sua stessa banda. Lui non fa sconti a nessuno, non tiene a nessuno, vuole solo maggior potere e forse anche un po’ vendicarsi per un’infanzia persa.
Parte così per quella che sembra una missione senza scampo insieme ad altri criminali: tenterà di entrare nella Corte di Ghiaccio, la prigione da cui pochi fanno ritorno. E questo è solo il primo passo di un piano che sembra comprendere troppi rischi e nessuna certezza.
Ciò che colpisce in questo romanzo, oltre alla storia avvincente, che mescola il fascino del crimine a un world building strutturato nei dettagli, sono proprio i protagonisti.
L’autrice, attraverso una narrazione in terza persona, ma alternando i punti di vista dei personaggi, riesce a dar loro una voce ben delineata e distinta, che rende la lettura piacevole. I suoi sei protagonisti hanno uno spessore rilevante, sono caratterizzati benissimo, il lettore viaggia nelle loro vite, scoprendo, attraverso vari flashback, ricordi del loro passato.
Sono tutti giovani ragazzi che, per qualche motivo, si ritrovano ad arrancare nella fumosa Katterdam tra furti e scommesse; l’autrice spende non poche parole per raccontarci le loro paure, il loro dolore, le loro angosce. Hanno avuto sulle spalle sofferenza e derisione, sono stati presi in giro, sono stati raggirati, con il tempo hanno imparato a cavarsela da soli, ma mantengono quelle insicurezze, quei dubbi e quei sentimenti confusi, tipici della loro età.
Leigh Bardugo regala a questa storia sei personaggi con un background totalmente differente: sono loro, in fin dei conti, il vero gioiellino del libro.
Sei di corvi è un fantasy ben architettato, raccontato con uno stile fluido e avvincente, ricco di colpi di scena. Riesce a tenere il lettore incollato alle sue pagine, grazie a un ritmo serrato e a un’ambientazione particolarissima, dai toni grigi e fumosi, con vicoli sporchi e ciechi da cui, però, escono pian piano allo scoperto tutti i punti deboli dei nostri sei protagonisti. Nel corso del libro, la storyline si arricchisce di varie sottotrame, che rendono la lettura ancora più interessante.
Il regno corrotto, secondo volume di questa duologia, arriverà nelle librerie a fine ottobre: non c’è molto da attendere, quindi, per scoprire le sorti di Manisporche e della sua compagnia.