Questo fine settimana non si può non volare a Cagliari. Perché? Perché c’è Walter Thompson e non ditemi che non sapete chi è!
E’ un insegnante geniale di New York. E quando vi incontrerà non vi chiederà se sapete leggere uno spartito, scrivere un copione teatrale o condurre un étoile. Tuttavia, con vostra grande sorpresa, vi insegnerà a dirigere un’orchestra, a improvvisare una drammatizzazione e anche un balletto. Neppure è importante che abbiate 3 oppure ottant’anni. Siete curiosi e proni ad imparare? Ecco, basta questo.
Se cercate di lui su Internet scoprirete che negli anni Ottanta ha ideato un metodo di composizione basato su un linguaggio gestuale: il soundpainting.
Lui compie un gesto e chi gli sta davanti compie un’azione. Se è un musicista suona, se è un attore recita, se è un ballerino danza. In questo modo si improvvisa uno spettacolo. Ogni gesto ha un significato e finora sono poco meno di un migliaio i gesti ideati da Thompson. Divertente? Oh, sì. Soprattutto un metodo geniale per imparare un sacco di cose, la musica in particolare.
A Cagliari, sabato 8 settembre, ne insegnerà qualcuno a 40 bambini assieme alla musicien intervenant Cécile Rabillier. Perché nel capoluogo sardo, da venerdì a domenica, tra l’asilo Nido della Provincia in via Cadello e la sala polifunzionale del parco di Monte Claro, si svolgerà il convegno internazionale “Nati per la musica”dedicato alla musica e alla pedagogia musicale per i bambini da 0 a 6 anni. Tre giorni, organizzati dalla Biblioteca Provinciale “Emilio Lussu” e la Biblioteca provinciale ragazzi (con il sostegno della Provincia di Cagliari), fitti di incontri, laboratori, dibattiti e conferenze per informare e sensibilizzare genitori, pediatri ed educatori sull’importanza dell’espressione sonora e della pratica musicale nella crescita del bambino. E sì, perché la musica è cibo nutriente come il latte materno. Qualunque tipo di musica, classica, tradizionale, pop, ché ad ascoltarla con assiduità (non quando capita) e fin dalla nascita (anzi, possibilmente anche prima), aiuta ad esprimere le proprie emozioni, a sviluppare la creatività, ad accrescere le capacità di attenzione e la memoria.
Insieme a Thompson, che venerdì 7 terrà anche due workshop per gli adulti, ci saranno tra gli altri, Francois Delande uno dei massimi esperti di pedagogia musicale orientata verso la prima infanzia, e Stefano Gorini, referente dell’Associazione culturale Pediatri che ha ideato il progetto in collaborazione con il Centro per la Salute del Bambino e la Società Italiana per l’Educazione Musicale.
Le giornate di venerdì e sabato sono dedicate alle conferenze, invece la domenica si svolgeranno i laboratori “Musica in libro”, condotti da Cécile Rabillier e l’illustratrice Eva Rasano, e “Contatto sonoro”, condotto da Francesca Romana Motzo, musicista e musico terapista. I primi, rivolti a piccini da zero a sei anni, sono letture di libri per bambini accompagnate da sperimentazioni sonore. Una storia che diventa una sonata. I secondi sono dedicati alle mamme in attesa che possono imparare a cullare, con i gesti, il canto e la musica, chi portano in grembo. Così, si prende confidenza con il linguaggio dei suoni, ma di più, si impara ad amarsi prima ancora di conoscersi.
E siccome i bambini sono i protagonisti di questi tre giorni, saranno loro a inaugurare e chiudere il convegno. Venerdì con il concerto del Coro delle Voci Bianche di Cabras, diretto da Giuseppe Erdas, domenica con lo spettacolo dell’associazione “Terra delle O”, diretto da Riccardo Pittau con la collaborazione di Antonella Puddu.
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