Drew Daywalt, illustrazioni di Oliver Jeffers, Pastelli ribelli, ZOOlibri
Pastelli ribelli è un libro che legittima tutte le storie mentali che da piccola mi costruivo intorno agli oggetti inanimati. E che, a un certo punto della mia carriera di essere umano, ho anche pensato fossero un passaporto per la pazzia.
Anche se a distanza di anni, è bello sapere che non era vero e che tutti un po’ ce le raccontiamo. In questo albo illustrato, novità di ZOOLibri, la parola passa direttamente ai pastelli a cera, che scrivono una lettera ciascuno a Dante, il loro giovane proprietario.
Tutti vogliono sapere il perché del loro uso, comunicano le loro idee (ad esempio il giallo sa che è lui il vero colore del sole, ma per l’arancione le cose non stanno proprio così), tutti esprimono desideri (i miei preferiti sono quelli del nero, che io bistratto sempre un po’…), tutti hanno emozioni che sprizzano una voglia matta di essere ascoltate (e sì, il verde è davvero felice!)
Intanto è divertente sentire parlare chi di solito è un mero strumento, poi ogni singola storia (raccontata da Drew Daywalt e illustrata da Oliver Jeffers) è un trampolino irresistibile per lanciarsi in un cambio di prospettiva su tantissimi livelli. L’uso del colore, del tratto, le convenzioni, i contorni da rispettare o meno, il fatto che tutti abbiamo bisogno di rispetto, e che davvero ogni singola cosa intorno a noi merita attenzione.
È un libro densissimo da questo punto di vista, che però rappresenta un livello un po’ più astratto di percepirlo. Facendo qualche passo indietro, ci si scontra prima con la delizia di sfogliare pagine che sembrano disegnate proprio dal piccolo lettore e poi con la ridarola che provoca il sentire di pastelli che parlano concitati! Effetto collaterale? Viene un’inarrestabile voglia di disegnare. Eva, di seguito, ne fornisce le prove:
Posso dire un’ultima cosa? Il viola è spaziale, ma mi aspettavo un po’ di più dal rosa! E voi?