Cristina Bellemo, Romina Marchionni, Qualcosa da dire, ZOOlibri
Come in una grande città, piena di persone diversissime tra di loro, così la foresta è abitata da diversi animali in Qualcosa da dire. C’è chi ama stare in compagnia e chi, guardandosi con diffidenza intorno, partendo da qualche parola sentita qua e là, da un particolare nell’abbigliamento o del fisico, è diffidente e comunica diffidenza. Si creano così piccoli capannelli, di due o tre animali, e le parole vanno da un orecchio all’altro, magari nascoste da una mano, dette da vicino perché nessun altro le senta.
La Volpe consiglia di non fidarsi dello Scoiattolo, perché dice bugie, come quella di avere uno squalo in un acquario; l’Orso invece rivela che è meglio non chiedere favori alle Lucertole, perché vogliono sempre qualcosa in cambio. Come farà la vipera a parlare, con la sua lingua divisa in due… come si può fare affidamento per qualcosa sullo Struzzo, il più smemorato di tutti?
Insomma nella foresta non c’è un angolino di silenzio…
Al di là del chiacchiericcio però c’è chi, non pensando alle maldicenze, vive serenamente, divertendosi in compagnia, inventando storie, lavorando secondo le proprie passioni.
Il testo di Cristina Bellemo divide l’albo in due parti che si riflettono, pur essendo l’una il contrario dell’altra, dove nella prima parte vi sono, attraverso dialoghi serrati, parole sussurrate, nasi tappati e occhiate diffidenti, nella seconda parte troviamo invece una comunità gioisa e in festa, sorrisi e condivisione.
La divisione è netta nelle illustrazioni con un “intervallo” in una doppia pagina centrale che, attraverso una sola parola (“Intanto…”), ci porta, sorvolando gli alberi, al di là delle chiacchiere, dove, pur restando sempre nella foresta, non sembra esserci il tempo per il pettegolezzo.
Romina Marchionni, classe 1986, ha conseguito nel 2015 il titolo Master Ars in Fabula proprio con il progetto-tesi Qualcosa da dire, pubblicato ora da ZOOlibri. La sua buffa foresta vede insieme gli animali più impensabili, con naturalezza e con un sorrisetto furbo che spesso si intravede sul muso di molti di loro quando non è proprio risata gioiosa di chi è troppo impegnato a cantare, danzare… vivere per perdere tempo a criticare qualcun altro.
Si parla di animali, certo, ma sicuramente Qualcosa da dire vi farà venire in mente tante situazioni quotidiane, anzi magari vi sentirete voi stessi come quella Volpe che si avvicina all’orecchio del vicino per confidargli qualche indiscrezione; però, pensandoci bene, come si vive meglio ad essere lo Struzzo, certo un po’ smemorato, che accoglie tutti da lui per un mega e spassoso picnic?