La saga di Fairy Oak, opera di Elisabetta Gnone, pubblicata in una nuova, meravigliosa edizione da Salani, giunge alla conclusione con il terzo volume, cui seguiranno i quattro libri dedicati agli altrettanti misteri di Fairy Oak. La saga, iniziata con Il segreto delle gemelle e proseguita con L’incanto del buio, trova, dunque, la sua degna conclusione con Il potere della luce. Anche questo terzo capitolo è raccontato dalla voce della simpatica e coraggiosa fatina Felì, che fa da “babysitter” alle gemelle Vaniglia e Pervinca, nipoti della grande strega Tomelilla. Nel primo volume abbiamo imparato, dunque, a conoscere Vaniglia e Pervinca, strega della luce la prima, del buio la seconda, così diverse eppure così complementari, nel secondo le abbiamo viste l’una contro l’altra, sfidate dal potere maligno del Terribile 21, il nemico che con il suo esercito oscuro vuole conquistare e ridurre all’oscurità e al silenzio Fairy Oak. In questo terzo volume tutti i nodi vengono al pettine, di nuovo troveremo tutti gli abitanti di Fairy Oak, Magici e Nonmagici, di nuovo incontreremo Vaniglia e Pervinca, assorbite dalla solita dualità fra luce e buio, di nuovo incontreremo Grisam, Flox, Shirley, Tomelilla, Felì e tutte le altre fatine.
Ci saranno anche delle perdite, purtroppo: ogni guerra porta con sé distruzione e la fine di qualcosa. Ma vedremo crescere i ragazzi che abbiamo imparato a conoscere e ad amare, incontreremo nuovi protagonisti, essenziali durante la lotta contro il Terribile 21, le dinamiche all’interno del gruppo diventeranno finalmente più chiare e ci sarà anche un po’ di spazio per l’amore. Naturalmente, protagonista assoluto di questo terzo capitolo, come dell’intera trilogia, è sempre l’amicizia, che diventa la bussola nell’ancestrale lotta fra bene e male.
La guerra che investe il tranquillo villaggio di Fairy Oak fa nascere profondi sospetti, soprattutto su Pervinca, sospettata di essere alleata del nemico, e su un misterioso ragazzo appena giunto a Fairy Oak, che potrebbe essere una spia del Terribile 21: nessuno si fida più degli altri, addirittura Tomelilla, essendo la zia di Pervinca, viene allontanata dal consiglio dei Magici. Insomma, la situazione in breve tempo precipita, finché un giorno Pervinca non scompare. La guerra, a quel punto, è vicina.
Ancora misteri, ancora difficili sfide e dimostrazioni di amicizia e coraggio in questo ultimo volume che chiude la trilogia: la scrittura di Elisabetta Gnone è scorrevole, leggera, divertente, intrisa di dolcezza. Leggendola, mi sono ritrovata in una ambiente caro, confortevole, familiare. A completare la bellezza di questo libro, le magnifiche illustrazioni che riescono a catapultare il lettore nel mondo magico di Fairy Oak e che, dando un volto ai protagonisti della storia, permettono a chi legge di amare ancora di più i personaggi.
È sicuramente una saga per bambini, ma è anche una saga per gli adulti che non hanno dimenticato le fiabe accanto al camino, la magia della neve e il dolce coraggio dell’amicizia.
Alla trilogia seguono i quattro misteri di Fairy Oak, i primi due volumi sono già usciti per Salani.
Capitan Grisam e l’amore
Gli incantevoli giorni di Shirley
Flox sorride in autunno
Addio Fairy Oak