Siete tra i numerosi spettatori corsi al cinema per vedere Baby Boss?
Già campione d’incassi americano, anche nelle nostre sale è arrivato il nuovo e divertente film di animazione della DreamWorks.
Il protagonista della pellicola è Baby Boss, il nuovo arrivato nella famiglia Templeton, un tiranno più che un vero e proprio bebè, il suo arrivo sconvolge la vita di Tim, il fratello maggiore, assorbendo completamente tempo e attenzioni di Mamma e Papà.
Normale gelosia tra fratello maggiore per l’arrivo di un fratellino?
In realtà Baby Boss insospettisce da subito Tim: da dove è arrivato? Quali sono le sue intenzioni? Perché finge di essere un bebè quando in realtà sa già parlare?
Scoperto dal fratello maggiore, Baby Boss gli rivela la sua vera identità di agente sotto copertura della Baby Corp. con una missione ben precisa: impedire all’azienda Puppy & Co. (nella quale lavorano entrambi i coniugi Templeton) di lanciare sul mercato un cucciolo più adorabile di qualsiasi bambino.
La prospettiva di aiutarlo a svolgere la sua missione, ritornando così ad essere figlio unico, crea una nuova e insospettabile alleanza.
Ovviamente i due bambini dovranno affrontare più di un’avventura, ma della trama (così come degli altri spassosi personaggi della storia) non vi anticipo altro.
Baby Boss. La Storia Originale
L’idea del film, pur discostandosene poi molto, nasce da un albo illustrato, portato ora in Italia da Fabbri Editori: Baby Boss (al semplice titolo originale per sottolinearne il legame con il film è stato aggiunto La Storia Originale).
L’albo illustrato e scritto da Marla Frazee nel 2010 è molto divertente e, almeno per il mio gusto personale, dal punto di vista figurativo molto più interessante del film (ma questo forse è un mio limite con i film di animazione più recenti che spesso, anche quando li trovo ben riusciti, divertenti e commoventi allo stesso tempo – e Baby Boss è tutto questo – esteticamente mi infastidiscono per il “troppo”, colori troppo accesi, teste troppo grandi… sì, sono sono un po’ nostalgica).
Sta arrivando… e ha già finito la pazienza!
Nella storia originale di Baby Boss, il piccolo arriva da solo a casa, scende da un taxi, vestito di tutto punto, con cravatta e abito scuro, viso imbronciato e valigetta 24 ore in mano, portata senza problemi seppur di dimensioni decisamente troppo grandi per lui.
All’ingresso in casa, con i genitori piegati su di lui per accoglierlo, è già chiaro chi sarà il capo.
Dal suo girello-ufficio, Baby Boss detta legge, ha tante richieste ed è molto esigente
Convoca continue riunioni, svegliando i genitori anche nel cuore della notte; tutto avviene senza che il piccolo tiranno sappia pronunciare una sola parola… Ma sarà sempre così?
Chi ha già visto il film sa bene che – pur partendo dallo stesso punto iniziale – la storia si discosta molto da quella originale, come si capisce anche solo dall’accenno alla trama del film che vi abbiamo dato qui sopra.
Il film arricchisce la storia originale di nuovi significati, pur mantenendo inalterato (anzi arricchendo) il divertimento della narrazione. Dall’immagine di un bebè come boss che comanda, tra strepiti e pianti, i propri genitori, si passa così al racconto dei sentimenti legati all’arrivo di un fratellino nella propria famiglia, il piano reale e il piano dell’immaginazione si intrecciano, diversi livelli di lettura fanno apprezzare la pellicola alle più diverse fasce di età, c’è chi soprattutto si divertirà seguendo le battute e le azioni e chi invece si ritroverà più spesso con gli occhi lucidi.
In occasione dell’uscita del film nelle sale, in libreria, oltre all’albo di Marla Frazee, trovate altri 3 volumi per ripercorrere la storia di Baby Boss e di Tim come più si preferisce.
In Baby Boss. La storia trovate la trama del film sotto forma di racconto con in più un inserto a colori con le immagini del film.
Il cartonato Bimbo al comando si rivolge soprattutto ai fratelli/alle sorelle maggiori, preparandoli all’arrivo di un fratellino o di una sorellina che sarà il boss della casa, ma con il quale si potrà formare una vera e propria squadra e del quale imparare a prendersi cura.
Baby Boss. Il libro gioco presenta i protagonisti del film all’interno di tanti giochi (trovare le differenze, labirinti, tris…) con 50 sticker da attaccare (per la gioia dei bambini e le mani nei capelli dei genitori!) ovunque.