Avete presente quando i vostri figli cercano termini di paragone per quantificare cose come, per esempio, il bene che vi vogliono? Chi di noi non ha fatto questo giochino con loro: “Ti voglio bene quanto tutte le stelle del cielo!” O ancora: “Ti voglio bene quanto tutta l’acqua del mare!”
Per loro si tratta di unità non misurabili, infinite, che usano per dirci che ci vogliono tantissimo bene, ma proprio tanto. E se invece trovassimo un modo per misurare, quantificare, rappresentare ciò che ai più piccoli sembra impossibile fare?
Proprio da questa idea prende spunto il nuovo albo di David J. Smith, il titolo è Se… Sorprendenti idee per conoscere il mondo, Motta Junior. Il filo conduttore dell’opera sta tutto in quel “Se”, infatti, attraverso ipotetici termini di paragone con le conseguenti riduzioni in scala, Smith chiarisce e semplifica concetti come la grandezza del sistema solare, l’energia, la vita sulla terra e lo fa attraverso esempi pratici sapientementemente rappresentati dalle illustrazioni di Steve Adams.
Vi riporto un esempio tratto dal libro:
Se le invenzioni degli ultimi 1000 anni fossero disposte lungo un righello di 30 cm avremmo la polvere da sparo sullo zero, la macchina per la stampa al cm 13, la locomotiva al cm 24, il telefono e la lampadina al cm 26 e internet e smartphone al cm 30.
Rappresentato così, il tempo non è più solo un concetto, ma, in questo caso, diviene un righello, così come nella rappresentazione del sistema solare la Terra è una palla da baseball, mentre Giove è una fitball e Nettuno un pallone da calcio, facile così capire proporzioni e differenze, che ci vuole!
Trovo quest’albo molto utile sia per i bambini più curiosi, i classici piccoli scienziati, sia come strumento didattico/ludico per ogni genitore e/o insegnante che voglia avvalersi di uno strumento in più per catturare l’attenzione dei piccoli, perché, si sa, a volte, la sola scienza non basta!