Nelle vite di alcuni uomini, realtà e leggenda si mescolano, rendendole a volte quasi indistinguibili l’una dall’altra. Una di queste vite è certamente quella di Harry Houdini, il più celebre illusionista di tutti i tempi, vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento.
La sua infanzia lo vide attraversare a quattro anni l’Oceano Atlantico, trasferendosi da Budapest (città natale) negli Stati Uniti, dapprima ad Appleton (nel Wisconsin) e poi a New York.
Prima di conquistare il mondo con le sue straordinarie fughe, anche Houdini era un bambino e un ragazzo, anzi allora il suo nome era Ehrich Weisz (solo nel 1913 il nome d’arte divenne il suo nome legale); proprio immaginando una storia lontana dalla realtà ma velata di molti misteri, lo scrittore e sceneggiatore per ragazzi Simon Nicholson racconta i viaggi e le avventure del giovane Harry in compagnia di una coppia di amici, seguiti da un’organizzazione segreta impegnata a combattere il crimine che vede nei tre ragazzi degli ottimi alleati.
Durante la lettura, il pensiero è andato subito alla trilogia del giovane Nemo (pur essendo quest’ultimo un personaggio letterario), anche lui sempre in viaggio in compagnia di un ragazzo e una ragazza; anche in questo caso alle avventure del piccolo Houdini, Nicholson dedica una serie di volumi, Il Piccolo Grande Houdini, pubblicati in Italia da Piemme e di cui La maledizione dello scorpione è il secondo volume.
La maledizione dello scorpione prende avvio da una situazione davvero insolita: Harry si risveglia all’interno di una stretta cassa, grazie a una graffetta e alla sua abilità riesce a uscirne fuori in poco tempo e a liberare Billie e Arthur, i suoi amici, da due altre casse. I tre si rendono ben presto conto di essere in una carrozza ferroviaria dove il personale di bordo è stato istruito per portar loro una abbondante colazione, da servire solo poco prima dell’arrivo del treno a destinazione.
Dove? La stazione di arrivo è New Orleans, una città che spalanca negli occhi e nel cuore di Billie visioni e ricordi del suo passato, quando – rimasta completamente sola dopo la morte della madre – si ritrovò circondata dall’affetto e dalle cure degli Isolani, gli abitanti di Fisherman’s Point, prima di rimettersi in cammino per cercare una sua strada.
I 3 amici sono spaesati, per il luogo in cui si trovano e per il modo in cui vi sono giunti, ma una lettera da parte del misterioso Ordine del Corvo Bianco rivela loro che sono lì per una missione, pur non essendo specificato di quale missione si tratti. Ci vuole poco, però, per rendersi conto che a New Orleans c’è qualcosa che non va: il sindaco della città è in preda a uno strano male, sembra essere vittima di una maledizione e sotto accusa sono proprio gli Isolani cari a Billie.
Il sindaco Monticelso è, a causa del male che lo affligge, completamente sconvolto, ma tutti parlano di lui come di un uomo buono, generoso, curioso e amico degli stessi Isolani. Diventa subito chiaro che molti interessi sono in gioco, ma è difficile capire chi sia il vero responsabile di tutto.
Non sarà semplice per Harry, Billie e Arthur risolvere l’indagine, ognuno di loro metterà in campo le proprie qualità e tra tutti emergeranno le grandi capacità di Harry. Tra colpi di scena e anche qualche intoppo spiacevole, l’Ordine del Corvo Bianco non rimarrà deluso dai suoi giovani collaboratori.