“Io mangio come voi!” urlerebbero i più piccoli che, seduti in un angusto seggiolone, sono costretti ad aprire la bocca al suono di “Bruuum! Ecco che arriva l’aeroplano! Apri la bocca… gnam!”. E l’aeroplano in questione altro non è se non un cucchiaio che, atterrando nella bocca del piccolo ignaro, lascia una porzione di cibo informe, ridotto in una poltiglia dal colore per niente rassicurante, che poco ha a che fare con l’appetibile spettacolo della natura, trionfante sulla tavola imbandita destinata a qualcun altro.
Un gruppo di studiosi, nutrizionisti, pediatri, biologi, epidemiologi dell’Unità per la Ricerca sui servizi sanitari dell’Ospedale Materno Infantile Burlo Garofalo di Trieste, un artista cuoco e ben 400 mamme (tutti grandi e vaccinati!) la pensano esattamente come loro, i più piccoli, al punto da impegnarsi nella compilazione di un ricettario che possa essere alla portata di tutti: 63 ricette gustose per mangiare bene da 6 mesi a 99 anni!
“Ci siamo resi conto” si legge nella prefazione firmata dal team ospedaliero “che le informazioni che arrivano ai genitori sull’alimentazione complementare sono spesso contrastanti e non aggiornate. Vogliamo, quindi, fornire ai genitori uno strumento pratico che permetta di attraversare con semplicità questo periodo (n.d.r. 0-3 anni), senza il bisogno di seguire regole rigide”.
In che cosa consiste l’alimentazione complementare?
Essa altro non è se non la semplice somministrazione di altri cibi che integrano il latte senza sostituirlo, con l’obiettivo di promuovere la continuazione dell’allattamento, favorendo allo stesso tempo nuove esperienze sensoriali da parte del bambino.
Questo processo, che raccontato così potrebbe sembrare difficile da realizzare, richiede al contrario pochissimi sforzi o forse nessuno, soprattutto se si è accompagnati dalla guida sapiente di esperti di alimentazione, come gli autori di Io mangio come voi (Terre di Mezzo Editore) che propongono ricette semplici e divertenti, suddivise in merende e colazioni, primi piatti, secondi piatti, contorni, piatti unici e accompagnate, ciascuna, da simboli che le classificano in base ai gruppi alimentari di riferimento (cereali, uova, legumi, patate…) e al modo di servirle (frullabile, schiacciabile, al cucchiaio, finger food).
Ognuna delle cinque sezioni è, inoltre, introdotta da una serie di consigli su come accompagnare le diverse pietanze proposte nelle ricette che seguono, cosa che allontana la raccolta da precetti alimentari piuttosto rigorosi. Ad esempio si sottolinea l’utilità di servire il cibo di un gruppo alimentare assieme ad un contorno che sia complementare, in modo da costituire un piatto unico, completo, appetibile per la varietà delle parti che lo compongono.
Gli autori tengono a specificare che non si tratta esclusivamente di ricette per deliziare i palati dei più piccoli, bensì di “cibi sani, semplici da preparare, ma allo stesso tempo gustosi e adatti a tutta la famiglia”. Mangiare per credere.
Sapete come si prepara la pappa al pomodoro? Io ho iniziato da qui. Leggetene a pagina 36 e proponetela ai bambini che, sono sicura, sarebbero felicissimi di essere i vostri assaggiatori in erba privilegiati!