Fresco di stampa arriva nelle librerie un volume paperoso. La casa editrice Giunti ha infatti pensato di creare una nuova collana dal titolo Capolavori della Letteratura, che raccoglie una serie di volumi da collezionare con le storie a fumetti Disney ispirate alle maggiori opere letterarie dei più grandi autori classici.
Si va da Salgari a Shakespeare, da Omero a Dumas, ritrovando i personaggi più famosi come Amleto o Ulisse in versione papero Disney che in maniera attenta e perfettamente credibile interpretano le trame dei grandi classici.
Oggi vi presentiamo Paperino e I tre moschettieri, famosa parodia Disney pubblicata per la prima volta nel 1957, scritto da Guido Martina e disegnato da Pier Lorenzo De vita, ma al suo interno troviamo altre due storie sempre ispirate ai libri di Alexandre Dumas, cioè Paperino e la maschera di ferro e Paperino e i moschettieri elettrocondizionati.
Paperin-Parpagnan e la sua parlata inconfondibile – stavolta con l’aggiunta dell’accento francese, almeno nella mia immaginazione! – lascia la Guascogna e arriva a Parigi per conoscere i nipoti e lo zio capitan Trentaville, interpretato da zio Paperone, che lo arruola tra i giovani moschettieri. I nipotini non sono altro che QUI, QUO E QUA, che nella storia diventano Atos-Quo, Portos-Qua e Aramis-Qui. Topolino, invece, nell’episodio Topolino e il ballo in maschera di sua maestà, diventa Topolin de’ Topognac che insieme a Pippus Dupipacc e Horace Lecheval, oltre ad affrontare nemici agguerriti, dovrà sfoderare tutte le sue doti investigative.
Uno dei primi incarichi di Paperin-Parpagnan sarà quello di difendere le ricchezze dello zio Trenatville dai tentativi di rapina della banda Bassot-Bassot, Per fortuna il tentativo andrà a buon fine, peccato però che Paperin infili nel cannone il sacco di monete dello zio invece della solita palla. Ovviamente, lo zio non la prenderà affatto bene. Ma i guai sono appena iniziati, infatti Paperin viene arrestato dalle guardie del Re, da sempre nemiche dei moschettieri, ma una misteriosa dama bendata lo aiuterà a fuggire e lo porterà dinanzi alla Regina che gli affiderà una missione: attraversare la Manica, consegnare al Duca Gastone Paperingham un anello, in cambio il Duca gli darà una cosa che Paperin dovrà riportare in Inghilterra entro sei giorni, altrimenti la Regina sarà perduta. Il coraggioso Paperin accetta l’incarico e col suo cavallo si mette in viaggio.
Certo, con un cavallo, sarà dura arrivare fino in Inghilterra, per fortuna ci penserà Harkim-Ed Pithagorikus a dotare il prode moschettiere di un cavallo speciale, un cavallo meccanico e, dopo ancora qualche guaio a causa della banda Bassot-Bassot, Paperin riuscirà ad effettuare lo scambio col Duca. State tranquilli, non vi svelerò il finale, vi dico solo che… uhmm, come dire, la Dama misteriosa, non era esattamente una Dama…
Un primo approccio ai grandi classici davvero riuscito grazie ai paperi più amati da sempre, buona lettura.