Buon lunedì, kids. Dopo la pausa di Pasqua, torna – per l’ultima puntata della sua storia – Peter di Hur, il giovane re protagonista del racconto fantasy di Andrea. Se avete perso le puntate precedenti, prima di leggere il finale, recuperatele qui e qui. Scrivere mi piace, come sempre, è la rubrica a cura degli alunni del Nuovo Collegio della Missione di Cagliari. Buona lettura e complimenti ad Andrea!
Peter di Hur
Andrea Lostia di Santa Sofia, 1ªD
La notte arrivò presto, era l’ora per uno dei maghi, Jamie, di evocare le forze del vento, mentre le anime di pece, anime nere, ridestate dal loro sonno eterno, avevano circondato le mura delle città. Per il momento Hur sembrava salva, ma Peter sapeva che era solo una tregua; il Signore delle Tenebre avrebbe attaccato al mattino. Peter andò a riposarsi, perso nei suoi pensieri si ricordò della prima volta che la magia era entrata nella sua vita. Si ricordò del padre, di Blu e del monte Protettore, dei maghi e dei loro insegnamenti, di Ismael e di Jamie.
Jamie che lo guardava con severità mentre gli diceva di poter controllare il vento, ma solo durante la notte. Si ricordò delle parole del padre:
“La magia che protegge la città è l’amore che i maghi, i draghi e i re hanno per questo luogo. Non dimenticare mai l’amore verso Hur. Qui gli incantesimi hanno fermato il male e gli uomini vivono in pace con esseri diversi da loro”.
Si ricordò…
Le tenebre incominciarono a sciogliersi. Peter raggiunse il suo esercito e guardò lontano. Finalmente lo vide, era solo un’ombra che diventava sempre più nitida; il Signore delle Tenebre che cavalcava Gelo, il drago gigantesco dalla pelle nera e squamosa, le sue ali avrebbero potuto abbattere una intera foresta. Ma la cosa più temibile erano i suoi occhi, chiunque avesse osato fermarsi a sostenere il suo sguardo sarebbe rimasto ghiacciato per l’eternità. E come se si fosse ridestato da un sogno lo riconobbe e tornò a tanti anni prima, quando era un bambino e giocava con sua madre nel giardino del castello sotto l’albero dai fiori rosa… Ricordò il drago, e finalmente vide sua madre che veniva portata via lontano… Peter venne attraversato da quella forza lontana, che aveva sentito il giorno prima, sentì la rabbia che saliva nel suo cuore, sentì l’odio, ma risentì anche le parole del padre:
“L’amore protegge la nostra città”.
Si concentrò, guardò quell’ombra che ora era vicinissima a lui e evocò a sé tutte le protezioni di Hur. Una tempesta terribile sconvolse il cielo, per un momento il suo sguardo incrociò lo sguardo del suo nemico. Il vento sempre più forte arrivò e il signore delle Tenebre cadde insieme a Ghiaccio e la riconobbe, il suo volto trasfigurato dall’odio: sua madre.
Il suo nemico si afflosciò nell’aria come una piuma sferzata dal vento e nello stesso momento svanì con Gelo e le forze del male in uno sbuffo di fumo scuro.
Hur era salva; gli applausi e le grida di gioia riempirono l’aria,
Peter sorrise con la morte nel cuore, Hur era salva si, ma lui aveva perso per la seconda volta sua madre.