A che piano va? è una storia in movimento, che procede su e giù per un palazzo di sei piani grazie ad un ascensore e che ha in sé le storie dei condomini che vi salgono. La signora Polpo, le ragazze Scoiattolo, il Signor Giraffa, Canguro, Riccio e i signori Piccione sono molto indaffarati, ma lo è ancora di più il vero protagonista della storia, l’ascensore che senza sosta li accompagna da un piano all’altro, finanche sul tetto, dove la signora Polpo è solita stendere tutti i panni che riesce a portare su con i suoi otto tentacoli.
Il generoso e solerte ascensore accoglie chiunque, dal timido e gentile signor Giraffa, che arrotola il collo per entrarvi, a Riccio, il simpatico giornalista un po’ hipster che ascolta la musica e si scatena nel ballo davanti allo specchio dell’ascensore. E non può fare a meno di rimproverare chi non lo rispetta, come le ragazze Scoiattolo, che ne riempiono di ghiande il pavimento, o Canguro che si allena nel piccolo abitacolo. Così, alla fine di ogni giornata, può riposare tranquillo e sereno, perché sente di aver compiuto il proprio dovere e sa che prima o poi tutti gli abitanti del palazzo torneranno da lui.
A che piano va? è un albo illustrato che arriva dall’Estonia, inserito da Sinnos ne I tradotti (uno degli ultimi è stato l’adorabile Sorridi!, di cui avevamo parlato qui), una collana che, come spiegano gli editori, include le storie che sono loro piaciute di più tra quelle provenienti dall’estero . Questa, scritta da Kätlin Vainola e tradotta da Daniele Monticelli, racconta in maniera semplice e lieve le avventure di un ascensore che accoglie, insieme agli abitanti del palazzo (animali antropomorfi caratterizzati con atteggiamenti tipicamente umani), le loro micro-storie. Il testo in stampatello rende l’albo adatto alle prime letture dei bambini (dai 4 anni in su) e le illustrazioni di Ulla Saar, a tutta pagina, lineari e particolarmente vivaci, lo arricchiscono, facendolo risultare accattivante e piacevole.
A che piano va? è dunque un’occasione per conoscere una storia che ha radici lontane da noi, raccontata in maniera tale da guidare i bambini nei primi esercizi di lettura in modo semplice e divertente, stimolando la loro capacità inventiva poiché il finale aperto lascia spazio a nuovi incontri in ascensore.